Nunzio Fiorentini, i suoi primi dieci anni
HOCKEY - Intervista al presidente dell'H.C. Molfetta
Il dott. Nunzio Fiorentini festeggia il decimo compleanno come presidente dell'Hockey Club Molfetta e “Quindici”, a poche battute dall'inizio della nuova stagione agonistica, coglie l'occasione per intervistarlo.
Presidente, in dieci anni di hockey più gioie o più dolori?
"Certamente più gioie".
Quale la più grande?
"Quella di esser riuscito a strappare parecchi ragazzi dalla strada, di averli educati e di averli fatti divertire in una pista".
Quanto costa un anno sportivo alle casse della sua società?
"Circa centomila euro".
Ed il bilancio ne risente alla fine del campionato?
"Grazie alla gestione che facciamo chiudiamo quasi sempre in pareggio".
Aiuti dall'Amministrazione Comunale?
"Soddisfacenti: un contributo annuale di seimila euro, quattro e mezzo dei quali restituiamo a titolo di canone per l'utilizzo del palazzetto".
Il "Don Sturzo" è ormai la sua seconda casa...
"Ottima sistemazione. Guarda caso quasi tutti i nostri atleti vivono nelle sue vicinanze, indice del fatto che è la struttura a fare i giocatori e poi i campioni".
La gestione però è stata anche la causa della cessione dei più pregiati pezzi molfettesi.
"E' sempre stata una loro scelta quella di andare via. E qualcuno dei nostri che adesso milita in serie A1 dovrebbe anche ringraziarmi per non averlo voluto trattenere ad ogni costo".
Il settore giovanile non è più il primo in Italia.
"Per due anni non l'abbiamo curato perchè costretti ad emigrare a Giovinazzo in orari notturni per permettere al team senior di allenarsi. L'anno scorso, poi, i giovani del nostro vivaio hanno dovuto confrontarsi con atleti di due anni più grandi nelle varie categorie, ciò significa che il top lo raggiungeranno nei campionati 2004-2005".
Con Michele Poli, dopo cinque anni, una separazione consensuale?
"Sì, ringraziandolo per il suo lavoro e l'educazione con cui lo ha svolto".
Un voto?
"Be', due coppe di Lega vinte ed uno spareggio per il salto in serie A1 non sono male: otto più".
E' ritornato Angelo Beltempo, il mister dell'unica promozione in A1.
"Fa parte della storia del Molfetta".
Responsabile del settore giovanile sarà il difensore Luigi Boccassini.
"Sì, sempre con la supervisione di Beltempo. In tutto una trentina di belle promesse".
Nomi da tener d'occhio?
"Luigi Marzella e Maurizio Sinisi. Entrambi quest'anno faranno parte della rosa dei senior pure".
Una rosa con qualche spina...
"Sono in sedici e tra qualche settimana l'allenatore farà le sue scelte".
I maggiori indiziati a lasciare la compagine biancorossa sono gli ex fuggiaschi di Lernia e De Bari, per i quali si parla di un prestito al Giovinazzo (serie B, n.d.r.)
"Il compito di selezionare spetta a Beltempo".
Cirilli continua ad allenarsi con voi: perchè non metterlo sotto contratto?
"Cirilli si allena con noi perché è un nostro ex atleta ma non rientra nei piani societari".
Un problema di quattrini?
"Sì".
Io le faccio il nome, lei mi dà un aggettivo: Spadavecchia.
"Recuperato dopo l'intervento al ginocchio. Anche quest'anno per lui sono giunte diverse offerte".
De Robertis.
"Grintoso".
Agrimi.<7b>
"Maturo. Quest'anno non cadrà nelle provocazioni degli avversari".
Turturro.
"Si allenerà a Prato durante la settimana. Ci sarà molto utile".
Pensa che l'H.C. Molfetta potrebbe militare costantemente in serie A1?
"Allo stato attuale, per i pochi, anche se illuminati, sponsor che abbiamo ed i notevoli costi che dobbiamo sostenere, la dimensione ideale per questa città è la serie A2".
I tifosi possono abbandonare quindi la speranza di raggiungere la massima divisione anche questa volta?
"Posso promettere un campionato di alta classifica. Niente di più".
Favorite?
"Thiene e Valdagno più Lodi, Modena e Correggio. Qui a Molfetta però soffriranno tutte".
Che regalo di compleanno vorrebbe?
"Promozione in serie A1 dai ragazzi e soldi da nuovi sponsor per restarci".
Eugenio Tatulli