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Nicola Massimo: gli incivili hanno le ore contate Pronte le trappole fotografiche
15 marzo 2017

Viene da Portici (Napoli) l’Architetto Nicola Massimo, attuale Amministratore Unico di Asm. Attivo nel settore da ormai vent’anni, ha operato nel suo territorio dal 1997, in piena emergenza rifiuti, una situazione che purtroppo ha visto la Regione Campania e il napoletano in particolare, balzare all’onore cronache per i cumuli d’immondizia che occupavano le strade. Esperto sia della gestione dei servizi di raccolta dei materiali di scarto che della progettazione dei piani di raccolta, ha lavorato ad Avellino, nel Salernitano e nel Casertano. Quindici, approfittando della sua disponibilità, l’ha incontrato per un’intervista. Come si spiega il fatto che le percentuali di raccolta differenziata dei Comuni viciniori si attestano attorno al 70% (Corato 76%, Ruvo 74%, Terlizzi 77%, Molfetta 52% secondo i dati del portale Ambiente del sito della Regione Puglia) mentre Molfetta supera appena il 50% al netto della sospensione dei 4 mesi (maggio - settembre 2016) per la caduta dell’amministrazione Natalicchio? Tenuto conto che la città è quasi completamente servita dal nuovo servizio... «Intanto c’è da dire che manca ancora la zona 8, che parte il 27 marzo e che conta circa 2.000 utenze, cioè 2.000 famiglie che avranno un peso importante in termini di percentuale; si consideri anche che la zona 7 è partita il 6 febbraio scorso e solo ora sta andando a regime. Considerando tutti questi fattori è più che verosimile prevedere per fine aprile, il raggiungimento del 60% di raccolta differenziata». Perché è stato aumentato il corrispettivo che il Comune versa all›Asm, dai 9.600.00 euro dello scorso anno si è passati a 10.100.00 euro? «Dunque originariamente nel PEF (Piano Economico Finanziario) del 2015 relativo alle previsioni di spesa dell’anno 2016 dell’Asm, era stato calcolato inizialmente un corrispettivo pari a 10.400.00 euro, corrispettivo poi non più applicato e sceso a 9.600.000.00 euro; quest’anno, a fronte di tutti gli aggravi di costi sintomatici della raccolta porta a porta, si è fatto in modo di mantenere una cifra comunque risicata, al centesimo di euro. Confidiamo di raggiungere determinati obiettivi come il sensibile abbattimento dell’indifferenziata in discarica, che porterà si, ad un aumento della produzione di frazione organica, ma essendo il costo di smaltimento di quest’ultima inferiore al costo dello smaltimento dell’indifferenziata, aggiungendo contestualmente l’incremento del recupero delle frazioni valorizzabili, si è calcolato un risparmio di 300.000.00 su base annua. Ed in virtù di questo risparmio, dai 10.400.00 euro (già previsti inizialmente dal PEF 2015) siamo riusciti ad arrivare ai 10.100.00». Sono già previsti cambiamenti o migliorie del sistema a breve visto che i cittadini le richiedono a gran voce? «Sì, abbiamo intenzione di spostare il terzo giorno di raccolta dell’umido al sabato mattina invece del venerdì, in modo tale da accorciare il lasso di tre giorni che separa il giovedì dalla domenica; è prevista già dal 19 marzo l’apertura domenicale in maniera alternata dei centri di raccolta; alle utenze dell’agro, sia i residenti che i frequentatori occasionali di campagne o villette, verranno consegnati i bidoni carrellati (per singola utenza) e saranno stabiliti in accordo con l’Asm, specifiche modalità di raccolta». I controlli e le sanzioni. Ci sono novità? Durante l’ultimo incontro pubblico si è parlato dell’acquisto di 15 trappole fotografiche in altre città già attive... «Come detto in quell’incontro, abbiamo già messo in atto un’attività di video-sorveglianza volta a scoraggiare comportamenti incivili che minano il decoro urbano e mettono a repentaglio l’igiene della città». Ma sono attive? «Mmm...ni» Quindi? Non può dirlo? «Diciamo che alcune sono già attive». Perché le buste della plastica non sono identificabili a differenza dei mastelli? È giusto che l’Asm raccolga comunque le buste di rifiuti che vengono spesso lasciate senza mastelli? «In realtà i sacchetti della plastica non stanno creando problemi nel senso che la raccolta del multimateriale (plastica metalli e tetrapak) a febbraio per esempio ha raggiunto le 150 tonnellate, quindi la città sta rispondendo bene, ciò non toglie che si può pensare di dotare le prossime buste di sistemi identificativi; per quanto riguarda l’abbandono selvaggio della busta, al momento preferiamo raccoglierle comunque, per non deturpare ulteriormente la città e per una questione d’igiene, ma il periodo di tolleranza non può essere infinito...». Il Commissario Passerotti è soddisfatto del suo operato? «Dovrebbe chiederlo a lui!Tengo a precisare che questa del Commissario Passerotti è una gestione tecnica e non politica, nonostante questo ci sta mettendo l’anima, si sta adoperando per lasciare qualcosa di concreto a questo territorio, poi, a giugno ci saranno le elezioni chi vincerà deciderà come andare avanti». Ma lei ci sarà anche dopo l’insediamento della nuova Amministrazione oppure lascerà l’incarico? «Il mio incarico dura tre anni, però, eventualmente, potrei anche decidere di lasciare il posto a qualcun altro, non so non saprei dirlo adesso, a me è sempre piaciuto questo lavoro, è pieno di sfide e stimoli… vedremo». Quanto influisce il problema della carenza di impianti nel territorio? «Purtroppo quello degli impianti è un problema diffuso al Sud. L’Asm sta valutando soluzioni alternative (altri impianti di smaltimento) non solo per motivi economici, ma anche per cercare di non dipendere unicamente da un unico impianto, soprattutto nel caso questo dovesse per qualsivoglia causa, essere costretto a sospendere l’attività. Molfetta ha un’ottima prospettiva però. Pensiamo al revamping (ammodernamento) dell’impianto di selezione della plastica, del quale è stato già consegnato il progetto definitivo che è in attesa dell’approvazione del Dott. Masi; si pensi all’impianto dicompostaggio, del quale è stato presentato il progetto con tutti gli adeguamenti alle prescrizioni, lo presenteremo in Regione per fine mese e, entro fine aprile dovremmo riuscire ad avere l’autorizzazione all’esercizio e allora, potranno partire i lavori per l’impianto». Il nuovo Piano Regionale di gestione dei rifiuti è in dirittura d’arrivo, cosa dobbiamo aspettarci? «Non lo conosciamo ancora, speriamo solo che contribuisca a migliorare la situazione attuale, che come detto è deficitaria dal punto di vista dell’impiantistica ». Allora ci rivedremo per parlare del nuovo piano, se lei sarà ancora al suo posto. SANZIONI PER I CITTADINI ZOZZONI Intercettato da Quindici, il Comandante dei Vigili Mauro Giuseppe Gadaleta e interrogato sulle sanzioni relative ai rifiuti ha risposto che dal 6 febbraio è attiva una pattuglia che presidia costantemente il territorio, inoltre ribadisce quanto detto dall’Amministratore Unico di Asm Nicola Massimo in merito alle trappole fotografiche, alcune di esse sono attive. Sicuramente è previsto il potenziamento dei controlli e delle sanzioni che vanno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 200 euro. Qualche sanzione è già stata elevata e finalmente, le prove ci sono. Le sanzioni fino sono state da 50 euro, il doppio della minima, ma inferiore alla massima, secondo la legge sulla depenalizzazione 689/81, che prevede sanzioni più favorevoli a chi commette l’infrazione. Insomma, gli incivili irriducibili, i cittadini zozzoni e gli insofferenti a regole e leggi hanno le ore contate.

Autore: Teresa Racanati
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