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Nasce l'Udc anche a Molfetta. Con qualche problema interno
13 dicembre 2002

MOLFETTA – 13.12.2002 Novità in vista nella politica molfettese: quella delle ultime ore riguarda la nascita dell'Unione di centro: la neonata formazione politica si è insediata anche a Molfetta. A darne notizia è Luigi Panunzio (nella foto), assessore all'Ambiente: “In qualità di delegato al congresso – dichiara – ho avuto l'onore di sentirmi uno dei fondatori di questo soggetto politico”. Ridare linfa alla tradizione democristiana e farsi portavoce dei valori del centrismo moderato. Le parole d'ordine dell'Udc nazionale fanno già parte del vocabolario di una parte della politica molfettese. “L'Udc vuole rappresentare in maniera nuova la grande tradizione democristiana – continua Panunzio - proponendosi come interlocutore moderato che cerca l'affermazione di un'economia sociale di mercato ecologicamente compatibile”. Insomma, fedeli al centro-destra, ma autonomi nelle proposte. E se a Roma l'Udc fa tremare le fondamenta della Cdl, anche a Molfetta il nuovo partito di Follini rischia di togliere il sonno a qualcuno. Nei corridoi di palazzo da mesi correvano voci sull'imminente passaggio di Luigi Panunzio e consorte (Carmela Minuto, consigliera comunale), nel partito di Antonio Azzollini. Ma il presunto rafforzamento di Forza Italia dentro la coalizione di maggioranza non c'è stato. E la scelta di far nascere l'Udc lascia anzi pensare che nel centro-destra l'azione di contrasto a Fi (già svolta da An), stia guadagnando terreno. Nessuna messa in discussione dell'alleanza con la maggioranza al governo di Molfetta, precisa l'Udc. “Non dobbiamo prestare il fianco alle solite operazioni di trasformismo”, chiarisce Panunzio. Che polemizza: “Purtroppo si registra già un tentativo di trasformismo e di gioco delle tre carte in quanto una parte del locale Ccd, rappresentata dai transfughi di Democrazia Europea, ha indetto una riunione parziale dell'area Udc escludendo il gruppo Cdu e muovendo pesanti critiche verso alcune scelte amministrative”. Insomma, Udc contesa da più parti, sembra di capire. Col rischio dei cambia-casacca in agguato. E c'è chi vede all'orizzonte anche il ritorno di personaggi della vecchia Dc molfettese. Secca la replica di Panunzio: “Bisogna sgomberare il campo dal sospetto di quanti pensano che stiamo rifondando la Dc”. Anche se “questo non significa – aggiunge l'assessore - che non c'è spazio per coloro che rappresentano la storia della Dc locale, anzi al contrario il loro apporto di esperienza è una risorsa preziosissima sulla quale ci auguriamo di poter contare”. Ma l'Udc nasce con qualche problema derivante dai rapporti interni fra il gruppo che fa capo a Panunzio e quello più consistente che ha come riferimento al presidente del consiglio comunale Pino Amato (il quale sarebbe più accreditato a livello centrale del partito), gruppo che si è arricchito dell'apporto di Mariano Caputo. C'è anche un problema di leadership all'interno del gruppo e la vicenda della piscina, dove è stato assunto come istruttore il cognato di Panunzio, Pasquale Minuto, fratello della consigliera comunale Carmela e figlio del messo comunale Angelo, la famosa “Minuto Srl”, non gioca a favore dell'assessore all'Ambiente. Questa situazione e le polemiche che ne sono seguite anche sulla stampa, crea non poco imbarazzo nella maggioranza e allo stesso sindaco. Questo spiegherebbe la “fuga in avanti” di Panunzio, nell'annunciare la nascita dell'Udc, nel tentativo di accreditarsi come leader della neonata formazione politica. C'è poi da considerare il ruolo di due personaggi politici, Benito Cimillo di “Democrazia europea”, già passato nella maggioranza di centro-destra e Pietro Centrone, il quale, dopo aver fatto un'opposizione pressante, è stato ora tacitato con la nomina di presidente della commissione cultura. Così, ritrovata una visibilità, per lui vitale, ora sarebbe pronto a passare in maggioranza, anche se, in pratica, è già di fatto in forze alla coalizione. Insomma, “tutti insieme pericolosamente”. La ridefinizione degli assetti interni, inoltre, giocherà un ruolo importante anche a livello di maggioranza amministrativa, dove Forza Italia e An stanno “stringendo” il sindaco Tommaso Minervini, il quale da tempo starebbe cercando altre sponde per rinforzare la sua maggioranza, anche in vista del voto sul bilancio.
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