Molfetta, sulle aperture festive dei negozi nessun accordo
Appello delle associazioni dei commercianti al sindaco: non firmi ordinanze di deroga
MOLFETTA - Dopo il rinvio della riunione tenutasi l'11 gennaio scorso presso il Comune di Molfetta e dopo che la stessa è stata aggiornata a venerdì 19, su richiesta dello stesso sindaco che avrebbe, nel frattempo, approfondito una serie di elementi normativi per le decisioni da assumere, nulla di fatto e nessuna decisione è stata assunta.
Dopo un'ampia discussione in merito all'argomento all'ordine del giorno e dopo che tutte le Organizzazioni Sindacali, dei Consumatori e dei Lavoratori Dipendenti, cioè: la Confcommercio Regionale Puglia, l'Unimpresa Regionale Puglia, la CGIL Regionale Puglia, il Comitato Regionale “quasi Mai di Domenica”, la Confesercenti Provinciale di Bari, l'Assimprese Provinciale di Bari, l'Unimpresa Prov.le BAT, la Confesercenti di Molfetta, l'Assoimprese di Molfetta, l'Associazione Molfetta Shopping di Molfetta, la Confdettaglianti di Molfetta, Associazione Commercianti Via M. Di Savoia, hanno espresso parere contrario rispetto alle posizioni manifestate sia dall'Assessore Doriana Carabellese, sia dal Sindaco, che miravano entrambi a proporre un'ampia disponibilità alle aperture straordinarie domenicali e festive dei negozi e del Fashion District.
Al contrario, tutte le Organizzazioni presenti, tranne la Confcommercio Regionale Puglia, che si è riservata di far pervenire al Comune la propria opinione per iscritto, hanno proposto di concedere le aperture straordinarie in numero limitato e comunque da inserirsi nell'ambito dei periodi espressamente previsti dalla determinazione del Dirigente Settore Commercio 22 febbraio 2006, n. 56 con la quale il comune di Molfetta è stato incluso nell'elenco regionale delle “Città d'Arte”.
Tale determinazione, infatti, prevede oltre al fatto che “il Comune è tenuto a trasmettere al Settore Commercio, eventuali provvedimenti di deroga all'obbligo di chiusura domenicale e festiva adottati ai sensi dell'articolo 18, comma 5 della L.R. n. 11/2003”, ed era proprio quelle che si sarebbe dovuto fare nella riunione odierna, che questo debba avvenire obbligatoriamente “in accordo” con le Associazioni di categoria maggiormente rappresentative – accordo che non c'è stato.
In merito ai periodi in cui inserire le deroghe proposte dalla Associazioni presenti è stato fatto notare che i medesimi sono quelli interessati dai flussi turistici del territorio comunale di Molfetta ben individuati che sono: festività pasquali (marzo-aprile) – festività della Madonna dei Martiri (settembre-ottobre) e natalizio (novembre – dicembre).
“Alla luce di ciò – dice un comunicato congiunto - non poteva essere accettata una proposta, come quella della Pubblica Amministrazione, di aperture indiscriminate durante l'intero corso dell'anno.
Dopo aver fatto mettere a verbale tale proposta condivisa, abbiamo dovuto assistere ad una presa di posizione del sindaco Azzolini il quale dapprima ha affermato di non riconoscere la validità della seduta, cosa assurda ed incomprensibile, poi ha affermato di voler procedere con altri strumenti quali il referendum tra i consumatori e altre iniziative “autonome” che non condividiamo.
Ora ci aspettiamo – conclude il comunicato - che il sindaco riconvochi le Organizzazioni dando seguito a quanto previsto dalla vigente legge regionale per le decisioni da assumere. In assenza, al termine delle giornate di deroga già prestabilite, tutti gli esercizi commerciali e il fashion district devono rimanere chiusi”.