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Molfetta shopping incontra l’assessore al Commercio Pasquale Mancini per combattere la desertificazione urbana
25 settembre 2017

MOLFETTA - L’associazione Molfetta Shopping, la principale associazione di commercianti molfettese, esprime soddisfazione per il proficuo incontro con l’Assessore al Commercio e al Marketing Territoriale Pasquale Mancini, tenutosi nella giornata di mercoledì 20 settembre.

Durante l’incontro, che verteva sulla costituzione del Distretto Urbano del Commercio (DUC), una delegazione di commercianti guidata da Laura Scardigno (foto con Corrado Minervini a destra e Michele Palombella a sinistra), Presidente dell’associazione dal 2014, ha avuto modo di confrontarsi non solo sulle opportunità che la regione mette a disposizione dei comuni, ma anche sulle strategie di fondo per rilanciare la vitalità del centro urbano. In questo senso le vie del commercio, il famoso quadrilatero, rivestono un ruolo preminente nell’offerta distributiva integrata di beni e servizi non primari, coerentemente con le previsioni del Regolamento Regionale del 15 luglio 2011 (di cui gli atti successivi relativi ai DUC sono conseguenza). Un polo strategico che concentra un sistema organico di offerta in un perimetro riconosciuto nella nostra città e nel circondario.

Ha inizio, quindi, un dialogo maturo tra categoria e Amministrazione, con la precisa finalità di condividere le strategie più efficaci per contrastare la minaccia di desertificazione urbana, e riorganizzare il sistema di offerta del territorio. L’amministrazione, a cui in ogni caso rimane l’onere delle scelte pubbliche, intende adottare specifiche politiche di marketing territoriale, coinvolgendo tutti gli stakeholder nel processo di pianificazione. Molfetta Shopping condivide tale impostazione, ritenendola fondamentale nella definizione di una governance avanzata ed efficace (che metta insieme attori pubblici e privati) dei processi produttivi e culturali del nostro territorio. In questo senso risulta assai condivisibile anche l’obiettivo dell’Assessore Mancini di integrare analisi dei bisogni e definizione delle soluzioni di due comparti strategici del nostro tessuto urbano: sistema turistico-ricettivo e sistema commerciale.

Per Molfetta Shopping, infatti, uno dei temi centrali nella sfida della crisi globale del settore (oggi il principale competitor non sono i centri commerciali extraurbani, ma l’e-commerce), è il potenziamento di un sistema integrato di offerta che moltiplichi le occasioni di vita e consumo nelle vie del centro. Commercio, cultura, servizi, turismo, entertainment, siano tutte opportunità per vivere di più e meglio la città. Obiettivi economici e obiettivi sociali devono integrarsi in modo virtuoso.

Molfetta Shopping, quindi, continuerà ad esercitare il proprio ruolo in modo costruttivo e competente, nel rispetto delle reciproche funzioni tra commercianti e Amministrazione. Le esigenze dei commercianti e della città richiedono uno sforzo maggiore in termini di elaborazione e coraggio. Non si tratta più di patteggiare contributi e organizzare piccoli eventi: la sfida è il posizionamento competitivo del centro urbano. Siamo certi che sapremo vincerla con la collaborazione di tutti i protagonisti – pubblici e privati – del territorio.

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Non sarà facile, difficile ricompattare il popolo dei consumatori a scegliere lo shopping urbano tralasciando quello dei centri commerciali extraurbani. Troppo tardi, bisognava intervenire al momento e subito, ora è quasi impossibile perchè oltre gli acquisti più convenienti e maggiore scelta, si aggiunge il fattore psicologico dello sciame che, a differenza dei gruppi non conoscono eretici e ribelli, solo disfattisti,pasticcioni e pecore nere. Il consumismo extraurbano tende verso la disgregazione dei gruppi a vantaggio della formazione di sciami perchè il consumo è un''attività solitaria (è perfino l''archetipo della solitudine) anche quando avviene in compagnia. La società consumistica non stimola la formazione di legami durevoli, ma solo di legami che durano il tempo dell''atto di consumo. Questi legami possono mantenere unito lo sciame per la durata del volo (cioè, fino al prossimo cambio di obiettivo), ma rimangono del tutto occasionali e superficiali, non hanno alcuna influenza sui movimenti futuri dello sciame e non proiettano alcuna luce sul passato dei suoi componenti. Inutile negarlo, molti errori e colpe sono dei nostri commercianti del centro, i quali hanno fatto di tutto - quanto involontariamente e incoscientemente chissà - perchè avvenisse quella che ora chiamano desertificazione urbana. Bisognava trattare il "cliente", non il "pollo occasionale". A lungo andare quella che si chiama "fiducia" viene a mancare e diventa difficile riprenderla. Nessuno è "fesso" e nessuno vuole essere fatto "fesso".
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