Molfetta senza Eccellenza raddoppia in Promozione con Soccer e Melphicta
Ormai è conclamato: le categorie si perdono e si guadagnano fuori del terreno di gioco. Un andazzo che pone il calcio regionale alla mercé di personaggi che utilizzano le proprie società sportive per i propri interessi politici, visibili e celati. Questi signori stanno alla finestra per vendere il prodotto alle piazze affamate di calcio per storia e seguito, oppure per proporsi come presidenti per obiettivi vincenti. L’anno scorso fu la nostra città ad essere “baciata da questa sorte” con la calata del Liberty del “clan” barese di Antonio Canonico, salito all’improvviso non si sa come e con quale storia, agli onori della politica e dell’imprenditoria barese. Le promesse di un ciclo calcistico pluriennale si è rivelata per quella che era: una promessa da marinaio. Noi da molfettesi che con il mare abbiamo una certa dimestichezza, lo avevano annusato e non ci ha sorpreso l’indegno epilogo. Così dopo il primo giro, la giostra è stata smontata e trasferita altrove, dove altri allocchi si lasceranno ammantare dalle solite promesse, fatte prima a Bari e poi a Molfetta. Il Calcio però e per fortuna non è solo business. La passione è ancora il motore propulsivo. Dove c’è storia e tradizione, c’è sempre un coraggioso o visionario pronto a nuove operazioni temerarie, ardite o velleitarie. Infatti, chiusa la parentesi Liberty, Molfetta non rimarrà fuori dal calcio regionale e si presenterà ai nastri di partenza con ben due squadre nel torneo di Promozione. All’Atletico Soccer di Mauro Lanza che l’anno scorso acquistò la società di Modugno e tra alterne vicende riuscì poi a strappare la permanenza ai playout con una squadra giovane e sbarazzina, quest’anno si affiancherà il Melphicta, ex Milan Club, il cui patron Rino Petruzzella stanco di non vincere nulla in 2ª Categoria, ha pensato bene di fare il doppio salto e rilevato il titolo sportivo del Valenzano Japigia. Con quale spirito ed ambizioni le due squadre molfettesi affronteranno la prossima stagione? Non facciamoci illusioni, senza una programmazione, molto probabilmente gli obiettivi saranno di basso profilo. Doveva essere la stagione della riforma dei campionati invece, tra inserimenti calati dall’alto e rinunce, la Federazione si è trovata nell’impossibilità di attuare la riforma dei campionati. Anzi è stata costretta ad aggiungere altre caselle per lasciare spazio alle squadre scese dalle categorie professionistiche: Manfredonia in Eccellenza, Noicattaro e Gallipoli in Promozione. Per evitare d’avere gironi con un numero dispari di squadre, la Federazione ha deciso di portare i campionati di Eccellenza e Promozione (due gironi) a 18 squadre, provvedendo ad alcuni ripescaggi che a catena, hanno riguardato tutte le categorie. S’era ventilata la possibilità di avere tre società in Promozione, con la “Molfetta sportiva” che sperava nel parametro del bacino d’utenza, per scalare qualche posizione tra le aspiranti al ripescaggio. Invece, la società di Carlino Tattoli ripartirà dalla 1ª Ctg con ambizioni da protagonista. Folta la rappresentanza in 2ª Ctg, con Virtus e Mazzola che grazie ai ripescaggi affiancheranno il Milan Club. Insomma, il calcio locale si presenterà nutrito ai nastri di partenza dei campionati regionali. Di questi tempi bisogna accontentarsi, anche perché i tentativi di fusioni si sono scontrati con i soliti personalismi. In pratica, ogni disponibilità era subordinata alle proprie condizioni. Di positivo c’è una rinnovata vitalità del calcio di base, considerato che le squadre saranno formate prevalentemente da giovani calciatori molfettesi, cui per ora manca la prospettiva di una prima società e squadra cittadina ambiziosa. Il numero delle squadre molfettesi rivela l’inadeguatezza dell’unico campo disponibile: il “Petrone”. Considerato che il “Poli”, cui manto erboso è stato rifatto, potrà essere utilizzato solo per le gare ufficiali del Soccer e Melphicta, al “Petrone” giocheranno tutte le altre, cui bisogna aggiungere le categorie del settore giovanile: Juniores, Allievi e Giovanissimi. Un ingorgo di giocatori e arbitri che si avvicenderanno nello striminzito spogliatoio, tra l’imbarazzo generale quando arriverà una ragazza arbitro. Immaginiamo le situazioni giornaliere, con squadre che si dividono il campo per effettuare un qualche straccio di allenamento. Per non parlare dell’assenza di manutenzione ordinaria del campo e delle situazioni al limite dell’incolumità come le canalette di reflusso dell’acqua divelte e la recisione metallica troppo vicina al terreno di gioco e quindi pericolosa. Insomma, il Calcio, lo sport più popolare, più seguito e praticato dai giovani molfettesi è il più sacrificato. Da anni si parla di una nuova struttura, ma il Calcio non sembra riscuotere le attenzioni che merita. Si dice che mancano i soldi: certo, se i privati che gestiscono qualche strutture sportiva pubblica pagassero il dovuto, le risorse si troverebbero. Un buco nero che meriterebbe un approfondimento. Per le squadre nostrane la stagione inizierà il 12 settembre con la Coppa Italia (Promozione) e Coppa Puglia (1ª e 2ª Ctg), mentre i campionati partiranno il 19 settembre.
Autore: Francesco Del Rosso