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Molfetta, segnali stradali utilizzati per “segnalare” la centrale dello spaccio: arresti dei carabinieri
14 dicembre 2016

MOLFETTA - Un dettaglio curioso ed inquietante. I Carabinieri avevano notato una strana scritta sulla freccia tipica del “senso unico”. Recava “Secun” (secondo, in dialetto). Era l’indicazione dell’appartamento in cui avveniva lo spaccio.

Una operazione dei Carabinieri di Molfetta, finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha portato all’arresto di un pregiudicato 28enne, appartenente ad una famiglia già nota alle forze dell’ordine,  perché deteneva, ai fini di spaccio, circa 40 dosi di marijuana per complessivi 50 grammi. La droga è stata trovata  all’interno dell’abitazione occupata dal giovane, luogo ove gli acquirenti si recano abitualmente per approvvigionarsi della sostanza illegale. I militari, infatti, nelle ultime settimane si erano insospettiti per un frequente andirivieni nei pressi del portone di casa del giovane, circostanza confermata da un curioso particolare: il cartello stradale, posto all’ingresso della via, indicante il simbolo “Senso Unico” riportava, lungo la freccia direzionale, scritto in dialetto molfettese, la dicitura “Secun” ad indicare che in quella via, al primo portone, al secondo piano (secun) era attiva la piazza di spaccio.

Durante le fasi della perquisizione sono stati rinvenuti 600 euro in banconote di piccolo taglio, provento dello spaccio nonché materiale idoneo al confezionamento delle dosi. L’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Trani, a disposizione della  Procura della Repubblica di Bari

Sempre durante le fasi del servizio coordinato, durante una perquisizione domiciliare di un noto pregiudicato, veniva tratta in arresto la moglie 22enne, poiché presso la medesima abitazione i militari rinvenivano, all’interno dell’armadio, una busta contenente 550 grammi di marijuana, pronta per essere suddivisa in dosi, con tutto il kit necessario per il confezionamento (bilancino di precisione, bustine di cellophane, nastro adesivo). Il proprietario si rendeva irreperibile prima dell’arrivo dei militari mentre la giovane moglie, trovata in possesso del quantitativo sopra indicato, veniva arrestata e sottoposta agli arresti domiciliari. Venivano altresì rinvenuti 6 proiettili cal.9 e 1 cal.22, repertati dalla Sezione Investigazioni Scientifiche di Bari, per le analisi balistiche del caso.

 

 

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