Molfetta, lotta interna all'Udc: Pino Amato sbaraglia la Minuto
La bella Carmela, consigliera nazionale del partito di Casini, costretta a tornare nelle braccia del senatore azzurro? Sraà lei la nuova donna in giunta?
MOLFETTA Terremoto nell'Udc locale promosso dall'on. Angelo Sanza, parlamentare lucano coordinatore regionale del partito e da Filippo Barattolo, segretario provinciale dell'Udc.
Nella lotta interna fra i consiglieri comunali Pino Amato (foto)e Carmela Minuto, l'ha spuntata il primo che è riuscito ad ottenere la candidatura come consigliere provinciale a Ponente e la nomina a commissario cittadino dell'Udc, forte della sua fama di cattura-voti che lo ha portato a conquistarsi il titolo di “mister 1.000 voti”.
Lo ha comunicato Pino Amato, rendendo nota una lettera inviatagli dallo stesso Barattolo: “Il nostro partito ha deciso di rilanciare la propria azione su tutto il territorio nazionale e, quindi, anche in Terra di Bari. Pertanto ho deciso, in pieno accordo con l'on. Angelo Sanza (coordinatore regionale), di affidarti l'incarico di commissario cittadino di Molfetta dell'Udc. Colgo l'occasione per augurarti buon lavoro, assicurandoti la nostra piena collaborazione”.
Altro candidato dell'Udc alla Provincia nel collegio di Levante-Giovinazzo (dopo lo scandaloso accorpamento operato dal prefetto) dovrebbe essere l'illustre sconosciuto Pietro Capursi Nappi, anch'egli esperto in cambi di casacca, già candidato senza successo al consiglio comunale con Forza Italia e poi nell'Udc.
Ad uscire sconfitta da questa lotta interna al partito di Pierferdinando Casini è la consigliera comunale Carmela Minuto, consigliera nazionale dell'Udc, aspirante alla candidatura al collegio di Levante come presidente della Provincia e battuta in volata dal sindaco di Modugno, Giuseppe Rana del Pd, indicato dal Movimento “Io Sud” della senatrice ex An, Adriana Poli Bortone.
Non sappiamo se il siluramento di Carmela Minuto sia stato operato dal suo partito o se la consigliera nazionale, caduta la sua candidatura alla presidenza della Provincia, abbia scelto di seguire il fratello Pasquale, col quale ha sempre avuto una stretta intesa, nelle fila del Pdl e in particolare con Salvatore Greco, che ha abbandonato l'Udc (con tutto il gruppo Matarrese) dopo il suo mancato ingresso in Parlamento, per gettarsi nelle braccia del ministro Raffaele Fitto e del suo Movimento “La Puglia prima di tutto” che ha aderito al Popolo della Libertà, il maxi-contenitore di Silvio Berlusconi. La bella Carmela, probabilmente, ha pagato il prezzo del passaggio del fratello al Pdl.
Un fatto appare molto probabile: la Minuto si prepara a tornare nelle braccia del sindaco-senatore Antonio Azzollini del quale è stata una turbolenta vice sindaco e col quale aveva rotto i rapporti dopo una tempestosa lite sulla presidenza dell'Asm. Difficilmente la famiglia Minuto si spaccherà in vista delle prossime elezioni amministrative e regionali, perché rischierebbe un dimezzamento del suo consistente pacchetto di voti e un ridimensionamento di fatto del proprio ruolo a livello locale.
Scelta forzata o scelta mirata, quella di Carmela Minuto appare una situazione senza via d'uscita, che comunque rafforza la maggioranza di Azzollini, ma complica la lotta interna al Pdl per le candidature alla Provincia. Finora a Molfetta le scelte certe e trasparenti per le candidature alla Provincia sono state fatte solo dal Pd con Nino Sallustio a Levante e Tommaso Amato a Ponente.
Dopo l'ennesima bocciatura dell'ostinata decisione di Azzollini di escludere le donne dalla giunta comunale da parte del Consiglio di Stato, il sindaco sarà costretto, suo malgrado, a sostituire un assessore per far posto a una donna, una scelta obbligata, un rospo da ingoiare, che rimescola le carte all'interno della maggioranza. Azzollini dovrà garantire la candidatura e l'elezione all'assessore Saverio Tammacco che non intende perdere la poltrona comunale e rischiare di restare fuori del consiglio, dopo le sue dimissioni in seguito alla nomina di assessore.
Per non squilibrare la maggioranza, Azzollini dovrà sacrificare il vice segretario del Pdl, Pasquale Mancini, che smaniava per la candidatura provinciale, per fare posto all'assessore al bilancio Giulio La Grasta, anch'egli non disponibile ad alcuna rinuncia.
Sarà Carmela Minuto la donna in giunta?
Insomma giochi aperti e lotte di potere a Molfetta. Questa settimana, infatti, sarà decisiva per le candidature e gli assetti interni dei partiti e non sono esclusi clamorosi colpi di scena destinati a cambiare la geografia politica della città.
Altri particolari e commenti sulla lotta politica a Molfetta e per la candidatura alle elezioni provinciali sul prossimo numero della rivista “Quindici” in edicola a fine settimana.