Molfetta, lezione di civismo e coraggio da parte di un ragazzo africano: presente ad una rapina, si lancia contro i malviventi e resta ferito
All'extracomunitario andrebbe dato un riconoscimento per il suo gesto disinteressato e valoroso
MOLFETTA - Una lezione di civismo e di coraggio a tanti molfettesi ignavi o ingrati, è stata data da un extracomunitario, che, presente per caso ad una rapina ad un supermercato, non ha esitato a lanciarsi contro i malviventi, rimanendo anche ferito al volto e al braccio. Una lezione anche a quei cittadini ingenui o razzisti che seguono personaggi alla Salvini della Lega, noto nemico dei meridionali e degli extracomunitari, considerati tutti ladri e malviventi.
La cronaca: ieri mattina, intorno a mezzogiorno, due banditi armati di temperino e a volto scoperto fanno irruzione nel supermercato Sisa di via Salvucci e si dirigono alle casse per rubare l’incasso, ma vengono subito affrontati da un extracomunitario che era lì a chiedere qualche spicciolo ai clienti che uscivano, dopo aver fatto la spesa. I rapinatori rimangono sorpresi dalla reazione dell’uomo e da quella di altri clienti, che sul suo esempio, intervengono a tentare di fermare i rapinatori e a difendere il ragazzo. I malviventi a quel punto tentano la fuga, che riesce solo a uno dei due, mentre l’altro viene bloccato e consegnato ai carabinieri, arrivati poco dopo. Sarà identificato e interrogato in caserma: si tratta di un tranese di 27 anni, Domenico Patruno, già noto alle forze dell’ordine.
Ore contate, invece, per l’altro rapinatore, fuggito con pochi spiccioli a bordo di uno scooter rubato a un portalettere di Trani e riverniciato per cancellare le scritte gialle di Poste Italiane. I carabinieri sono già sulle sue tracce. Il ragazzo africano è stato poi portato al pronto soccorso dell’ospedale di Molfetta, dove è stato medicato.
Sempre per la cronaca, da registrare anche lo scippo di un borsello ai danni di un anziano, più o meno nella stessa zona, nei pressi del supermercato MD. Il ladro è stato inseguito anche da alcuni passati, ma invano.
Ma non è la rapina a far notizia, ma il gesto disinteressato, coraggioso, quasi eroico di questo ragazzo africano (del quale abbiamo saputo più tardi il nome: Melville) che, crediamo debba essere ricompensato dalla cittadinanza e dalla pubblica amministrazione, per il suo esempio di senso civico e crediamo che il sindaco Paola Natalicchio, sempre sensibile e attenta a questi nostri fratelli (non dimentichiamo l’accoglienza realizzata nei giorni della festa patronale), saprà certamente dare il giusto riconoscimento a Melville. Sarebbe un altro segnale di civiltà e di cambiamento a quella parte di cittadini che, negli anni scorsi, hanno fatto dell’odio e dell’aggressione, all’avversario e al diverso, un modus operandi anche politico, disonorando profondamente Molfetta, da sempre terra di accoglienza e di tolleranza verso gli altri. Il cambiamento si manifesta anche con questi gesti: non dimentichiamo che Molfetta è anche la città che ha avuto come grande e indimenticabile vescovo don Tonino Bello, servo di Dio, che ci ha donato esempi di tolleranza e accoglienza, che molti hanno dimenticato, considerando furbizia e cattiveria un merito. Per fortuna buona parte della cittadinanza è diversa e rifiuta comportamenti razzisti e incivili di una minoranza da condannare e isolare. Perciò, vanno rispolverate le grandi lezioni di umanità del passato.
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