Molfetta, esempio di solidarietà degli alunni della scuola elementare Battisti
MOLFETTA - Era emozionato e felice ieri mattina don Michele, parroco di San Bernardino, mentre guardava i piccoli alunni della scuola primaria Cesare Battisti che in fila, una classe alla volta, si avvicinavano ai piedi dell'altare per posare, aiutati dalle maestre, i doni che avevano portato con sé. Non li aveva fermati nemmeno la pioggerellina che da qualche minuto stava scendendo sulla città. I piccoli erano stati accompagnati in chiesa, come ogni anno, per la benedizione dei ramoscelli d'ulivo e dei cartoncini con i messaggi di pace, ma questa volta si è voluto utilizzare il momento per uno scopo ben preciso.
L'incontro in chiesa è stato il punto d'arrivo di un percorso iniziato all'interno delle classi, con lezioni sul valore della solidarietà concreta di cui fossero protagonisti i bambini, verso chi ci vive vicino e ha bisogno di aiuto, ma per pudore non chiede a noi nulla, si rivolge soprattutto ai sacerdoti. I genitori, come sempre, non hanno fatto mancare la collaborazione.
Ai piedi dell'altare non c'era più posto: tutto lo spazio era occupato da cesti ricolmi, pacchi-dono, sacchetti con generi di prima necessità, accanto ai ramoscelli da benedire.
“Non so come ringraziarvi – ha esclamato commosso Don Michele rivolgendosi ai bambini, agli insegnanti intervenuti e al Dirigente dell'Istituto - con le vostre offerte, con i vostri doni riusciremo a far trascorrere una Pasqua più serena a tante famiglie. Soltanto in quest'ultima settimana – ha spiegato ai bambini – si sono rivolte alla parrocchia quattro famiglie con problemi, con papà senza lavoro perché disoccupati o appena licenziati. E' un periodo veramente difficile per tutti e chi può donare, volontariamente, una piccola cosa, fa tanto bene al prossimo”.
È solo il magico filo della solidarietà che ci può unire agli altri esseri umani: monsignor Tonino Bello sosteneva che la pace non è altro che la "convivialità delle differenze".