Molfetta città a rete… vincono le buche
Ce ne siamo occupati in numerose occasioni, vi abbiamo dedicato una copertina nel marzo 2003 (“Una città che crolla”), abbiamo continuato a parlarne, ma si è rivelato inutile ogni sforzo. La nostra città è sempre più a rete, nel senso che vi assomiglia molto, solo che si tratta di una rete da pesca, a maglie larghe, dove gli spazi aperti, anzi le buche, la fanno da padrone. Volevamo documentare tutto con alcune foto, ma lo spazio non ce lo ha consentito. Del resto ogni cittadino che cammina per strada ha modo di vedere buche dappertutto.
Le nostre strade sono in uno stato pietoso, è sufficiente una leggera pioggia per aprire dei crateri, per sollevare pietre e fanghiglia. Non è un fenomeno che interessa una zona in particolare, è l'intero territorio a essere interessato, questa volta senza differenze… bisogna scontentare tutti! Anche perché i cittadini sono tutti uguali. Ma questa è un'altra storia e poi il sindaco “non legge i giornali” e quindi si suppone non conosca i problemi della città, soprattutto quelli minimi, non i grandi progetti.
Ci chiediamo: chiudendo un occhio sulla strana somiglianza che intercorre tra le nostre strade e un mosaico, anche se troppo monotono, i problemi sono causati dai materiali utilizzati, dalla manodopera o è solo “sfortuna”? In attesa di una risposta, speriamo che la rete venga riparata, e non solo rammendata alla meno peggio, come sempre.
Michele Bruno