Minervini: “La terra è l'utero nel quale viviamo. Stop abusi”
“La Forza della Vita”
MOLFETTA - “Se l’ambiente è in buona salute, lo siamo anche noi”. Lo ha detto Guglielmo Minervini, candidato alle primarie del centrosinistra, durante l’incontro clou della sua campagna, “La Forza della Vita”, organizzato nell’Impact Hub della Fiera del Levante. Un evento da “tutto esaurito” che ha riunito docenti universitari, studenti, professionisti, operai, famiglie e addirittura neonati. Tutti determinati a sostenere la politica del “benessere”, quella di Minervini appunto. Non più disposti a delegare ad altri il governo della regione, ma determinati a scegliere l’uomo che ritengono li possa meglio rappresentare e tutelare.
Così sono stati quattro gli interventi che hanno preceduto quello di Minervini. Si è parlato di Aria, Acqua, Terra e Fuoco. A introdurre il dialogo con i cittadini è stato Cristiano Simone, medico genetista ed esperto in genetica oncologica: il quinto elemento e ideatore dell’iniziativa. Drammatiche le proiezioni da qui ai prossimi 80 anni. Saranno esposti al cancro un uomo su due e una donna su tre stimando l’insorgenza di 20 milioni di tumori in Italia e mille nuove diagnosi ogni giorno. “Ma usciamo dallo spavento”, l’esortazione di Simone. E la raccomandazione: “Bisogna tornare alla vita e al ciclo della vita”.
Quindi la parola è passata a Elvira Tarsitano, biologa ambientalista (Acqua), Gianluigi De Gennaro, ricercatore di chimica dell’ambiente (Aria) e a Matteo Spagnuolo, ricercatore di chimica agraria (Terra). Tutti assieme hanno ricordato gli effetti di alcune scelte dell’industria come dei processi agricoli.
“L’ambiente è dentro di noi”, ha quindi sintetizzato Minervini. “La qualità del nostro ambiente prima o poi diventa la qualità della nostra vita – ha proseguito - Quello che beviamo, mangiamo, respiriamo, entra dentro di noi e dall’ambiente si trasferisce all’interno del nostro corpo”. Da qui l’importanza di prendersi cura dell’ambiente. “La sfida di questa sera – ha aggiunto Minervini – vuole indurre a prendere coscienza che lo sviluppo della Puglia, nei prossimi 5 anni, dovrà essere messo di nuovo in armonia e in relazione con l’ambiente. Sui rifiuti, sulla qualità dell’agricoltura, sullo spreco del territorio, sulla qualità dell’aria, sulle forme di mobilità, sul rapporto che abbiamo con le grandi presenze industriali, dall’Ilva a Cerano, il tema delle grandi infrastrutture, dovrà essere ripassato al vaglio della sostenibilità ambientale”.
A margine dell’incontro c’è stato chi poi ha chiesto a Minervini, presidente della Regione Puglia, quale atto gli piacerebbe firmare per primo assieme alla sua giunta.
“Il primo atto serio, forte, drastico, radicale, potrebbe essere quello di dire zero consumo di terra – risponde - Il suolo è una risorsa scarsa. Ne abbiamo abusato negli scorsi anni. Il territorio che abbiamo antropizzato basta per i nostri bisogni. Basta col cemento armato abusivo. Basta con l’uso scriteriato della terra. La terra è l’utero nel quale viviamo. Consumo di suolo zero sarebbe il mio primo atto”.