Liceo Classico, raccolta fondi per una biblioteca di pace
MOLFETTA – 30.4.2003
Si chiama Girolamo Samarelli, ma tutti lo conoscono come "don Gino". E' il giovane e infaticabile sacerdote della parrocchia "Madonna delle Rose" e, da una decina d'anni, il professore di religione del liceo classico "Leonardo da Vinci" di Molfetta.
Da due anni, don Gino è anche il responsabile della biblioteca del liceo, che sta cercando di riordinare insieme ad alcuni alunni. Ed è proprio nelle sue vesti di bibliotecario che gli è venuta un'idea semplice semplice, eppure curiosa e interessante: rispondere alle bombe della guerra in Iraq con una pioggia di ... libri!
Da qualche settimana, infatti, il sacerdote ha lanciato l'iniziativa "Un regalo per la pace", che consiste in una raccolta fondi (5 euro il contributo per gli studenti, 10 per i professori, i genitori e i cittadini interessati a parteciparvi) che servirà alla costruzione di una biblioteca di pace all'interno del Liceo, con la quale consentire agli studenti di accedere ai testi fondamentali del pacifismo o, più semplicemente, a tutti quei libri che possono offrire un altro punto di vista sulla guerra come unico strumento di risoluzione dei conflitti internazionali.
Nella lista provvisoria, che don Gino ha concordato con gli alunni liceali, ce n'è per tutti i gusti: da don Tonino Bello a Norberto Bobbio, da Gino Strada a Magdi Allam. E su ognuno dei libri sarà apposto un adesivo, con il nome del donatore grazie alla cui generosità ne sarà possibile l'acquisto. «L'idea è di costruire una vetrinetta, all'interno del liceo, da dipingere con i colori arcobaleno della pace, dove gli studenti possano trovare tutti gli strumenti necessari a costruirsi una cultura pacifica e nonviolenta. Ho proposto l'iniziativa in concomitanza con la guerra in Iraq proprio per provare a offrire, simbolicamente, un'altra idea di società».
Chiunque voglia raccogliere l'invito di don Gino e del Liceo "da Vinci" può recarsi personalmente a scuola, nella sede di Corso Umberto, e lasciare il proprio contributo e il proprio nominativo all'ingresso. Avrà alimentato la speranza per un futuro di pace.
Paola Natalicchio