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Le farmacie di Molfetta per la cura del corpo e dell'anima Tre psicologhe professioniste offriranno gratuitamente consulenza psicologica ai cittadini. Gli incontri, di 45 minuti ciascuno, si terranno nelle farmacie aderenti all'interno di spazi riservati. Obiettivo: prevenire e contrastare il disagio relazionale, familiare e sociale
30 ottobre 2012

MOLFETTA - Consulenze psicologiche gratuite nelle farmacie per prevenire il disagio sociale. “Uno spazio di ascolto in farmacia” è la nuova iniziativa promossa dall’Assessorato ai Servizi Socio-Educativi del Comune di Molfetta su proposta dell’associazione Il Cerchio: psicologia evoluzione e benessere”. Le farmacie diventano centri di ascolto per la prevenzione del disagio psichico e sociale: ogni settimana le psicologhe professioniste Margherita Camporeale, Isabella de Ceglia e Annamaria Palmiotto offriranno gratuitamente consulenza psicologica ai cittadini all’interno delle farmacie aderenti. Gli incontri, della durata di 45 minuti ciascuno, si svolgeranno all’interno di spazi riservati (nel totale rispetto della riservatezza e delle norme sulla privacy). Obiettivo: prevenire e contrastare il disagio relazionale, familiare e sociale.
«I punti di ascolto in farmacia permetteranno di individuare condizioni di disagio sommersi favorendo anche una mappatura dei bisogni - dichiara il dirigente del settore Servizi Socio-Educativi, Giusi de Bari -. Non sempre i problemi si risolvono con un farmaco o con un intervento di carattere economico-finanziario. Spesso è necessario intervenire su fattori di rischio sociali e su nodi irrisolti di carattere personale o familiare che possono richiedere semplicemente un ascolto, un consiglio o un confronto con un esperto.»
Il servizio è gratuito ed è rivolto a chiunque desideri essere aiutato per problemi individuali, di coppia o familiari. Per prenotare l’incontro è sufficiente contattare una delle farmacie aderenti e concordare un appuntamento negli orari prestabiliti. La consulenza è assolutamente gratuita e ha una durata di circa 45 minuti. Lo psicologo è tenuto al segreto professionale, nel rispetto del codice deontologico degli psicologi e della normativa sulla privacy.
Dopo l’istituzione del servizio gratuito Taxi Sociale e quando mancano pochi giorni per l’attivazione del Pronto Intervento Sociale, il servizio di assistenza psicologica nelle farmacie rappresenta un altro importante tassello per la «prevenzione delle diverse forme di fragilità psicologica, familiare e sociale»,affermal’assessore ai Servizi Socio Educativi Luigi Roselli, che sottolinea il ruolo importante delle farmacie «non solo come presidio sanitario, ma anche come presidio con valenza sociale. La storia stessa delle farmacie testimonia come esse siano un riferimento fondamentale per il cittadino, un luogo di fiducia cui rivolgersi anche per confidarsi o per chiedere un consiglio. Insomma, un punto di riferimento per la cura del corpo ma anche per la cura dell’anima. Ebbene – prosegue Roselli – il nuovo servizio gratuito “Uno spazio di ascolto in farmacia” nasce grazie alla straordinaria disponibilità dei farmacisti molfettesi e alla loro collaborazione unanime: se ci sono alcune farmacie che non compaiono nell’elenco è solo per ragioni logistiche».
Soddisfazione anche da parte di Gaspare Veronico, fiduciario dell’Ordine dei Farmacisti di Molfetta: «Il Comune ha riconosciuto il ruolo sociale importante delle farmacie. Molto spesso gli anziani si rivolgono alle farmacie per problemi e per necessità sia di ordine sanitario, sia di ordine sociale. E si rivolgono a noi perché non hanno nessun altro, ecco perché riteniamo che questo progetto di assistenza psicologica vada incontro alle loro esigenze».
 
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Noi viviamo e moriamo in modo razionale e produttivo. Noi sappiamo che la distruzione è il prezzo del progresso, così come la morte è il prezzo della vita; che rinuncia e fatica sono condizioni necessarie del piacere e della gioia; che l'attività economica deve proseguire, e che le alternative sono utopiche. Questa ideologia appartiene all'apparato stabilito della società; è un requisito del suo regolare funzionamento, fa parte della sua razionalità. Tuttavia, l'apparato rende vano il suo stesso proposito se questo consiste nel creare un'esistenza umana sulle basi di una natura umanizzata. E se questo non è il suo proposito, la sua razionalità è ancora più sospetta. Ma è anche più logica, poiché fin dall'inizio il negativo è insito nel positivo, l'inumano nell'umanizzazione, la schiavitù nella liberazione. Questa dinamica è propria della realtà non del pensiero ma di una realtà nella quale il pensiero scientifico ha avuto una parte decisiva nel congiungere la ragione teorica alla ragion pratica. La società ha riprodotto se stessa in un crescente insieme tecnico di oggetti e di relazioni che ha incluso l'utilizzazione tecnica di uomini; in altre parole, la lotta per l'esistenza e lo sfruttamento dell'uomo e della natura è diventata sempre più scientifica e razionale. Il doppio significato di “razionalizzazione“ è rilevante in questo contesto. La gestione scientifica e la divisione scientifica del lavoro hanno largamente aumentato la produttività delle iniziative economiche, politiche e culturali. Nello stesso tempo e per le stesse ragioni, questa impresa razionale ha prodotto un modo di pensare e comportarsi che ha giustificato ed assolto anche le più funeste ed oppressive caratteristiche da essa palesate. La razionalità scientifico-tecnica e la manipolazione sono saldate insieme in nuove forme di controllo sociale. La “natura delle cose”, compresa quella della società stata definita in modo da giustificare la repressione e persino la soppressione come del tutto razionali. La vera conoscenza e la ragione richiedono il dominio dei sensi se non la liberazione dai medesimi…………………………
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