La vicenda Bufi
Gentile Direttore,
la ringrazio per le notizie sempre precise e dettagliate che il suo periodico sta fornendo sull'omicidio Bufi (nella foto, Annamaria Bufi), a differenza di altri che contribuiscono a creare ancora più confusione in una vicenda già troppo complicata e che alcuni vogliono volutamente imbrogliare per confondere di più le carte e impedire che si arrivi alla verità. Io sono un padre che ha perduto la propria figlia in un incidente stradale e posso comprendere il dolore, ancora più grande del mio, di un genitore che vede assassinare la propria figliola, senza che venga finora trovato il colpevole e soprattutto che si conosca tutta la verità su quella notte terribile. Ecco perché seguo con attenzione e sofferenza questa storia e mi auguro che alla fine la giustizia trionfi. Grazie e cordialità
Lettera firmata
La ringrazio della lettera, che ci ripaga dagli insulti che altri sistematicamente continuano a lanciare nei nostri confronti (fin dal primo numero in edicola, cogliendo ogni pretesto per aggredirci). In realtà, anche sull'omicidio Bufi abbiamo cercato di raccontare i fatti nel modo più obiettivo possibile, sforzandoci di cercare di capire, di avvicinarci alla verità, tenuto conto che dell'intricata e misteriosa vicenda, contrariamente a chi, in evidente conflitto di interessi (leggi studi legali associati, difensori di Bindi) cerca di accreditare solo la propria tesi. Ma la gente sa leggere e registriamo ampi consensi in città su questo fronte. Continueremo a fare il nostro lavoro anche in futuro: non abbiamo altro interesse che raccontare la cronaca e contribuire, se possibile, alla ricerca della verità su questa drammatica vicenda.