Recupero Password
La suggestione dei presepi di Emanuele Mastropasqua Un percorso allestito nella Sala dei templari
15 gennaio 2023

“Te piace o’ presepe?” chiedeva Luca Cupiello, protagonista di una delle più famose commedie di Eduardo De Filippo, all’insofferente figlio Tommasino. In quanti non hanno pronunciato la stessa frase, almeno una volta all’anno, mostrando a qualche parente o amico la propria “opera”? È innegabile che tra le più suggestive tradizioni natalizie ci sia la rappresentazione della natività. Presepi, in età più remote, erano realizzati all’interno degli edifici sacri. A Napoli, ad esempio, in alcuni documenti del 1021, si cita la chiesa di Santa Maria ad Praesepe. Nel 1340 la regina Sancia d’Aragona, moglie di Roberto d’Angiò, dona un presepe al monastero napoletano delle Clarisse. Ben più vicini al nostro territorio sono i presepi in pietra realizzati da Stefano da Putignano e Paolo Catalano da Cassano (un presepe di Paolo Catalano si può ammirare nella Pinacoteca della Città Metropolitana “Corrado Giaquinto”). Ma la scelta di realizzare il presepe nella propria abitazione ha solo qualche secolo. La fama di “inventore” del presepe domestico, secondo tradizione, spetta a San Gaetano da Thiene, il quale, nel 1534, ne allestì uno nell’ospedale degli Incurabili; i pastori, sino a quel momento realizzati a grandezza naturale, assumono dimensioni inferiori (circa 70 centimetri). Nella prima metà del Seicento si cominciano ad allestire presepi che vengono montati e poi smontati alla fine del tempo di Natale. Nel Settecento con Carlo di Borbone esplode la moda del presepe di corte. Il sovrano fa realizzare elaborate strutture con l’ausilio di scenografi e architetti. Nasce una autentica competizione tra nobili che si estende (con le ben comprensibili differenze) nel regno coinvolgendo tutti, dai ceti più facoltosi ai più popolari. Oggi vengono allestiti presepi, generalmente legati a un particolare messaggio teologico o pastorale, in tutte le chiese; ben noti sono gli allestimenti realizzati nella chiesa San Domenico (solo per citarne uno). Particolarmente suggestivo si è rivelato quello allestito all’interno della Basilica della Madonna dei Martiri, che ha voluto rimarcare il legame con il mare, scegliendo di collocare la natività all’interno di una barca di pescatori; a fare da stella il faro del nostro porto. Alla valorizzazione dell’arte presepiale stata dedicata la mostra allestita nella Sala dei Templari, intitolata “Il presepe che ti emoziona a Molfetta. Dalla tradizione all’arte di Emanuele Mastropasqua”, a cura della cooperativa FeArT. Fedele alla tradizione napoletana, che mostra momenti di vita quotidiana che si dipanano dalla scena della Natività, Emanuele Mastropasqua ha proposto un percorso in cui suggestione partenopea e identità cittadina di coniugano perfettamente. Gli scorci che sembrano carpiti alle montagne irpine si animano con pastori che indossano le insegne delle nostre confraternite o con famiglie che si riuniscono per celebrare il Natale dinanzi al presepe mentre una chiesetta ospita il busto argenteo di San Corrado, Apparentemente inusuale la presenza delle meretrici; in realtà si tratta di un personaggio tipico del presepe napoletano, di solito collocato nei pressi delle osterie in antitesi con la scena della Natività e con l’immagine della Vergine. Interessante l’ambientazione della bottega di uno scultore in cui sono ben allineate sugli scaffali, le riproduzioni delle statue dei Misteri e della processione della Pietà oltre, ovviamente, all’immancabile Madonna dei Martiri. Lo scultore, che a molti è sembrato l’autoritratto dello stesso Mastropasqua, è colto mente sta realizzando altre statuette. Particolarmente significativa la presenza, accanto alla Sacra Famiglia, di don Tonino Bello. Il percorso espositivo è stato arricchito dalle suggestive immagini in bianco e nero di Roberto Lusito, che ha messo in evidenza i gesti antichi e sempre nuovi che plasmano l’argilla sino a trasformarla in espressive sculture. Una iniziativa lodevole che varrebbe la pena di riproporre. © Riproduzione riservata

Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet