La mostra sui “Molfettesi nel II conflitto mondiale”
Caro Direttore,
sono necessarie alcune precisazioni alla tua nota sulla mostra “ I Molfettesi nel II Conflitto mondiale”, garbatamente perplessa, ben diversa dalla rozza e volgare dell'altro periodico:
1) Il testo della legge istitutiva del “Giorno della memoria” sulla Shoa fa riferimento, come annota Ignazio Pansini nel tuo periodico, anche ai deportati e prigionieri italiani, vittime della violenza nazista.
2) Il 29 gennaio nell'ambito della mostra, a cura dell'Amministrazione Comunale, è stata ricordata specificamente la Shoa con l'intervento del dott. Wiesel, Presidente onorario della Associazione Italia - Israele, del prof. Leuzzi, dell'Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e della Resistenza, e di chi scrive per l'Istituto di Storia del Risorgimento. Alla manifestazione hanno partecipato il Sindaco e l'Ass. alla Cultura, rappresentanti della Scuola e di Associazioni culturali, un folto pubblico. E' stato trasmesso il video “i Martiri di Cefalonia”.
3) La mostra, come espressamente dichiarato nel “totem” all'ingresso, ha avuto la finalità di denunziare alle nuove generazioni la follia della guerra fascista e di tutte le guerre, e di ricordare le sofferenze, e per molti l'estremo sacrificio, di 2.000 Molfettesi dei 5.000 coinvolti nel conflitto.
E' una tragica pagina di storia che la città, dopo mezzo secolo, ha il dovere di ricordare. Perciò chi scrive ha accettato la consulenza storica per conto della Associazione Combattenti e Reduci e delle altre affini, evitando la coincidenza della festa del 4 novembre.
Ti ringrazio della ospitalità
Giovanni de Gennaro