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La metamorfosi del sindaco
15 aprile 2010

Egregio Dott. Antonio Azzolini ci conosciamo dai tempi del PdUP, il Partito di Unità Proletaria per il comunismo. In quegli anni l’ho apprezzata come persona, ne ho apprezzato l’intelligenza e l’indubbio carisma, del resto era in buona compagnia. Se è lecito vorrei chiederLe: potrebbe spiegare a chi è stato suo amico di Partito, condividendo ben altre posizioni politiche, lontanissime da quelle sue odierne, come e cosa l’hanno portata ad attuare la sua metamorfosi politica? Quali ragioni, hanno sostenuto il suo allontanamento dalle posizioni del Partito della Rossana Rossanda, del Lucio Magri (sono sicuro ricorderà) per giungere a quelle attuali?. Mi creda, la domanda non nasce da spirito polemico o provocatorio, è la domanda di chi si è sentito tradito da un compagno di percorso e che lecitamente Le chiede di allontanarsi dalle sue occupazioni giornaliere per rispolverare una parte della sua esistenza dove le azioni traevano sostegno dalla pura adesione ad un ideale.

Autore: Corrado Mezzina
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