La “Dvorak” non si arrende, non vuol morire
Continua l'attività, ma dal Comune non arrivano segnali positivi
L'Accademia d'arte e pedagogia musicale “Pierluigi da Palestrina”, gestita dall'Associazione culturale A. Dvorak ha tenuto a Molfetta, gli scorsi giorni, un “Cors internazionale di esecuzione pianistica”.
Don Salvatore Pappagallo, in occasione del venticinquesimo anno di vita della sua scuola, ha organizzato un'iniziativa culturale di portata internazionale nella nostra città, e lo ha fatto proprio pochi giorni dopo che l'amministrazione comunale aveva sentenziato la sua condanna a morte (vedi “Quindici” di maggio).
La docente Marcella Crudeli, che ha tenuto il corso, infatti, è un personaggio di spicco del panorama concertistico italiano e non solo. Direttore del conservatorio di Pescara, Presidente dell'Associazione culturale “Fryderyk Chopin” di Roma, Docente all'Ecole normale de Musique di Parigi la professoressa Crudeli ha tenuto seminari e corsi di interpretazione pianistica in tutto il mondo e Molfetta può vantarsi di essere stata sede di uno di questi.
Hanno partecipato al corso, conclusosi con due concerti tenuti dagli allievi, il 17 e il 18 giugno e iniziato il 12 giugno, studenti provenienti da diverse parti d'Italia (anche Roma e Milano oltre a Manfredonia, Trani e Conversano) tra i quali anche cinque studenti della storica scuola musicale popolare di don Pappagallo.
Tra i più bravi la docente (una che, vedi sopra, se ne intende) ha menzionato un ragazzino di 9 anni Vincenzo Lisena e Silvia Cormio (15 anni) che solo quest'anno pare abbia vinto cinque premi, e che studia pianoforte all'Ecole normale di Parigi. Tutti e due molfettesi e tutti e due bravi anche grazie agli sforzi che l'Associazione culturale Dvorak fa, da ormai 25 anni, per la cultura di tutti i giovani della città, e non solo per quelli vistosamente talentuosi, perché, come continua a ripetere don Salvatore, la cultura della musica è un diritto non un privilegio.
Speriamo che lo capiscano anche gli amministratori comunali. Intanto don Salvatore ha fissato un appuntamento col sindaco per il 25 di giugno e ha promesso “terremoti” nel caso in cui anch'egli confermi la volontà di non pagare le bollette Enel arretrate dell'Associazione.
“Invece di cercare la cultura chissà dove cerchiamo di salvaguardare quella che abbiamo” ha suggerito la professoressa Crudeli, con la quale è stato veramente deprimente dover parlare di bollette invece che di musica. Per quanto tempo ancora dovremo vergognarci di essere molfettesi anche quando potremmo vantarcene?
Fabrizio Fusaro