La comicità napoletana protagonista all’Aneb di Molfetta con Cosimo Boccassini
Laudadio, Consiglio, Monteleone, Boccassini
MOLFETTA – La comicità napoletana, il grande Eduardo De Filippo e naturalmente Totò affidati alla maestria di un grande interprete Cosimo Boccassini, non potevano che ottenere un meritato successo all’Aneb di Molfetta con lo spettacolo “Modestia a parte”, introdotto dal presidente dell’Associazione, prof. Michele Laudadio.
Ed è invece la modestia la caratteristica principale di Boccassini, interprete capace e credibile, studioso della commedia dell’arte, forte di un lungo percorso interpretativo che rivela tutto il suo amore per il teatro partenopeo. Ma il teatro di Boccassini è anche passione quando indossa le sue maschere che raccontano il teatro popolare nello spirito più genuino che si esprime soprattutto nella comicità di Totò.
Frizzante e sghignazzante, Boccassini nelle sue interpretazioni indossa ironicamente le maschere da Pulcinella al petroliniano Gastone (non a caso lo spettacolo dell’Aneb aveva un titolo petroliniano “Modestia a parte”) con lo spirito di comunicare al pubblico la saggezza dell’anima popolare. Del resto a Napoli si dice che “la maschera non nasconde, rivela”. E Cosimo Boccassini ironica maschera con i suoi esilaranti sketch rivela episodi della vita reale, delle sue contraddizioni che ci portano a sorridere di situazioni paradossali, come quella del paziente e dello psicologo che si invertono i ruoli, provocando ilarità e allegria, sentimenti dei quali ai nostri giorni, sempre più confusi e incerti, si ha più che mai bisogno.
Anche il masochismo ironico di “Pasquale” celebre scenetta di Totò e Castellani induce alla riflessione di come si possa tollerare anche l’intollerabile con un sorriso, pur di sopportare anche qualche schiaffo non meritato, per non reagire alla violenza in una società dove anche una parola non gradita si trasforma in aggressione.
Nello spettacolo all’Aneb Boccassini ha proposto "La Scommessa", scenetta satirica di Eduardo De Filippo, "Lo Osicologo" di autore sconosciuto, e "Pasquale" famoso duetto tra Totò e Mario Castellani, avvalendosi dell’ottimo Francesco Consiglio, efficace spalla per le sue battute e della collaborazione del giovane allievo Vincenzo Monteleone che ha curato la parte musicale.
Una serata spensierata per dimenticare le nubi che si addensano sul futuro della nostra società.
© Riproduzione riservata
Autore: Felice de Sanctis