La C.A.S.A. festeggia il suo 19° anniversario
La comunità per tossicodipendenti voluta da don Tonino
L'8 dicembre 2002, con grande solennità e con rinnovato spirito operativo, si è celebrata la ricorrenza del 19° compleanno della Comunità terapeutica per tossicodipendenti “Don Tonino Bello” di Ruvo di Puglia.
Il Vescovo mons. Luigi Martella, in veste anche di presidente dell'Associazione C.A.S.A., ha celebrato la Messa alla presenza di numerose alte autorità e militari della città di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo. Ma soprattutto hanno fatto cornice ai ragazzi attualmente ospiti della Comunità, molti ex ospiti, qualcuno ormai non più giovane, con le loro famiglie, che sono passati a suo tempo dalla Comunità. Sono tornati anche molti operatori e volontari che in tutti questi anni si sono avvicendati e si avvicendano nelle attività di Comunità. Infine molti amici, simpatizzanti e benefattori che da sempre sostengono questa realtà nel suo duro ma entusiasmante lavoro.
Il primo ricordo del nuovo responsabile della C.A.S.A., Don Michele Fiore, proveniente da una comunità terapeutica di Don Mazzi, a Cassino, è stato per Don Nino Prudente che sin dall'inizio, anni 1983-84, stimolato dal compianto Vescovo Don Tonino Bello, ha dedicato continuativamente la sua professionalità di psicologo e il suo lavoro infaticabile per far nascere, crescere e progredire la struttura, che ora è certamente una delle migliori in Puglia e non solo. La presenza di ragazzi provenienti da ogni parte d'Italia, ne è la dimostrazione. Sentimenti di gratitudine sono stati espressi anche per il Consiglio Direttivo e per gli operatori tutti.
Durante l'omelia, il Vescovo ha ricordato le tappe più importanti della Comunità, e il significato inedito della celebrazione nel giorno dedicato all'Immacolata, che coincide con la prima messa celebrata da Don Tonno Bello da sacerdote, e che per lui, da vescovo, fu la prima grande realizzazione a favore degli “ultimi” e dei bisognosi.
La Comunità C.A.S.A. intende continuare con rinnovato impegno la sua opera di prevenzione e di recupero dei tossicodipendenti anche collegandosi ed integrandosi ancora di più con le strutture sanitarie pubbliche, i Sert, per creare una vera e propria rete di assistenza ai giovani a rischio e a quelli, purtroppo ancora tanti, che sono caduti nella spirale mortale della droga.
Mauro Binetti