L'allarme del vescovo
Sono rimasto colpito dall'articolo del mese di marzo che faceva riferimento all'allarme del vescovo sulla cosa pubblica e mi chiedo: come mai nessuno ha raccolto questo «grido di dolore?». A 10 anni dalla morte di don Tonino, un altro pastore coraggioso lancia un allarme ai politici, ma nessuno reagisce, anzi si presentano tutti in fila alla processione, con una bella faccia di bronzo. Sarebbe un bel gesto se qualche volta, come fece l'allora arcivescovo Nicodemo di Bari, che cacciò il sindaco socialista Papalia dalla processione, il nostro vescovo allontanasse chi «piega il bene pubblico a interessi di parte». Sarebbe un segnale forte e visibile.
Lettera firmata
Sono d'accordo con lei, ma vede, questi uomini di destra sono come un «muro di gomma» impenetrabile: litigano fra loro, si scontrano sulle poltrone anche pubblicamente e in modo vergognoso, ma poi se riescono a quadrare i conti e le sedie, si ricompattano. Troppo rischioso far cadere l'amministrazione, c'è il pericolo di finire all'opposizione e non prendere neanche uno sgabello.