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Ipocrisia, interessi, cattiva gestione, rallentano la soluzione del problema dei migranti
27 marzo 2017

Caro Direttore, il problema dei migranti, sempre più oneroso, non trova ancora soluzioni e progetti capaci almeno di contenerlo. Si continua a girare intorno, senza mai affrontarlo e risolverlo. Non dimentichiamo che, i migranti sono i risultati delle colonizzazioni selvagge che per secoli hanno pensato solo a depredare, disboscare e desertificare con la conseguente siccità, senza mai provare ad educare, formare, e creare condizioni minime di crescita e di sviluppo.
Anche dopo l’indipendenza, questi poveracci, hanno dovuto patire guerre fratricide, sfruttamento delle risorse e governi retti da dittatori, spesso brutali. Problema vecchio, serio, quanto di difficile soluzione. Nel 2050 l’Africa avrà un popolazione pari ad un miliardo; a fine secolo avrà una popolazione di due miliardi e, nel prossimo secolo, avrà un quarto della popolazione mondiale. Di fronte a questi dati, così drammatici che, dovrebbero fare impallidire i responsabili, non è più possibile continuare ad intercettare i barconi, salvando i migranti e portali sulla terra ferma. Lodevole iniziativa sotto il profilo umano, ma non risolve il problema.
I migranti, nostro malgrado, non solo stanno dividendo il nostro Paese, ma l’Europa intera, generando un populismo becero e demagogico, capace di crearsi spazi e consensi molto pericolosi. Non è più tempo di cincischiare, è arrivato il momento di pensare concretamente di fermare i migranti nei Paesi d’origine e nei Paesi di transito, perché questa è l’unica soluzione possibile. Bisogna coinvolgere anche il Parlamento Panafricano, considerato che ormai rappresenta la quasi totalità dei 54 paesi Africani. L’Europa e l’ONU hanno organizzazioni accreditate (ONG) già presenti in quei Paesi che, dispongono di uomini, mezzi ed esperienze per una fattiva collaborazione. Mentre l’Europa affrontava il problema alla men peggio, senza risolverlo, la criminalità che gestisce i migranti è cresciuta a dismisura.
Secondo l’Agenzia europea per il contrasto alla criminalità, il giro d’affare dei migranti ha raggiunto la bella cifra di 6 miliardi di euro annue, creando i nuovi ricchi del Nord Africa.
A tutto questo, già molto grave, va aggiunto l’enorme sviluppo delle esportazioni di armi verso quei paesi. Solo il nostro paese ha licenziato ben 2775 autorizzazioni alla esportazioni di armi, per un valore di 8 miliardi. Sono dati rivenienti dalla relazione del governo, presentata al Parlamento nel 2016 (governo Renzi). Una enorme assurdità.
Come si possono esportare armi che, alimentano i conflitti in atto, facendo crescere i flussi migratori? Il nostro Paese non è il solo ad esportare, quasi tutti i paesi europei esportano armi. Mi riferisco a Germania, Francia, Belgio, Spagna, Norvegia, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Portogallo, Austria, Finlandia, Romania, Polonia, Rep. Ceca. Il problema migranti è diventato così grande e “sporco” che, non ammette ulteriori perdite di tempo.
L’Europa tutta, deve dimostrare di saper affrontare e risolvere, creando sviluppo, stabilità politica ed economica, nei paesi di partenza, così da fermare i migranti. Prima di rimpatriarli dobbiamo educarli e formarli. Abbiamo dimostrato tutta la nostra incapacità di gestire i migranti che, oggi sono gestiti da organizzazioni, spesso poco credibili, se non in odore di mafie.
Anche la gestione dei soccorsi in mare, presenta delle grosse “crepe”. Siamo costretti a cambiare rotta e risolvere il tutto nel minor tempo possibile, fermando tutte le guerre. Bisogna intervenire subito, perché domani, potrebbe essere tardi.

Autore: Vitangelo Solimini
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