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Incredibile decisione del prefetto: soppresso il collegio di Levante a Molfetta
04 aprile 2009

MOLFETTA - Incredibile e assurda decisione del prefetto di Bari che ha deciso di sopprimere il collegio di Levante di Molfetta, accorpandolo con quello di Giovinazzo. Una decisione senza precedenti e priva di una logica se non quella di penalizzare entrambi i territori. Ad essere danneggiati saranno tutti i candidati di Levante che dovranno ora fare i conti (e litigare) con quelli di Giovinazzo, perché nessuno vorrà rinunciare al proprio candidato e si aprirà uno scontro che si sarebbe potuto evitare. La decisione sembra essere motivata dalla necessità di ridurre i collegi provinciali, ma la scelta operata non sembra delle più razionali. In attesa di capire e conoscere meglio le ragioni di questa scelta, prepariamoci a colpi di scena e conflittualità che certamente avremmo potuto risparmiarci alla vigilia di una campagna elettorale già difficile e contrastata.
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Si avvicina un'altra tornata elettorale. Lorsignori affilano le armi e le liste come compilation di clienti da nominare. Allora proviamo ad affilare, anche noi cittadini, le armi della nostra intelligenza, per considerare cosa fare. E se non rispondessimo ai loro forsennati preparativi, disertamdo le urne? Il voto è un diritto di libertà che un cittadino libero e responsabile può anche decidere di non esercitare. Dopo le infinite promesse elettorali sulle riforme urgenti da approvare ed i costi e gli sprechi della politica da abbattere, la CASTA non ha dato alcun segno di vita in tal segno. - Se i cassintegrati Alitalia tentano di occupare l'autostrada perchè non ricevono gli emolumenti - Se improvvise interruzioni di servizi essenziali ancora minacciano di paralizzare il Paese - Se un consigliere della provincia di Bolzano confessa di prendere, dopo 2 legislature, un vitalizio di 3700 euro mensili, la qualcosa riguarda anche tutti gli incarichi: di parlamentare nazionale, regionale od europeo - etc.etc.etc. la lista diventa lunga. Secondo il buon senso comune e il parere degli esperti, intellettualmente onesti, se il governo volesse aiutare tutte le categorie, non potrebbe che continuare ad indebitarsi, tassare i cittadini, favorendo sprechi e corruzione, cioè ripetendo gli errori di sempre. Se, invece, la classe politica si dedicasse una buona volta al contenimento della spesa pubblica, tagliando i costi della politica e realizzando quelle riforme di struttura, che solo possono liberare risorse vere e durature necessarie alla governabilità del Paese; ed inoltre consigliasse alle categorie produttive di non indebitarsi a loro volta con banche ed emissioni di bond, e di metter mano ai propri fondi con aumenti di capitali, come fanno le aziende serie che intendono salvarsi, il paese troverebbe probabilmente i mezzi per superare la crisi grave che lo affligge. Gia trent'anni fa un noto e valente governatore della Banca d'Italia, in alcuni scritti pubblicati di recente descriveva un'Italia in uno stato di progressiva decadenza infestata e bloccata da note ma intoccabili arciconfraternite del potere, in costante ritardo rispetto agli altri paesi europei, e con una carenza cronica di una competente imprenditoria e una scuola che gira a vuoto. Insomma, un paese da rifare da cima a fondo. Trent'anni fa! Nè pare che il vento sia cambiato. Inoltre siamo al primo posto per la corruzione dei "colletti bianchi" ed agli ultimi posti per la lentezza della giustizia. Allora mi chiedo per chi e per cosa votare? Meglio disertare le urne? -



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