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In vendita altri immobili nel centro storico Pubblicato il bando. Probabili rialzi sul prezzo di asta
15 gennaio 2002

Altri immobili del centro storico saranno messi in vendita nei prossimi giorni. E’ stato, infatti, pubblicato il relativo bando che, su esempio di quello della precedente amministrazione, vende immobili di sua proprietà a prezzo di costo ai privati che, a loro volta, si impegnano a realizzare tutte le opere di ristrutturazione necessarie. Si tratta di un recupero intelligente e rapido della città vecchia, contrariamente a quanto avveniva negli anni 70-80 quando si acquisiva al patrimonio comunale immobili che poi, per gli eccessivi costi, non sarebbero mai stati restaurati, lasciando così lentamente morire il centro storico. Il sistema di vendita è quello dell’asta: se si dovesse ripetere il fenomeno dell’ultima volta, si avrebbero rialzi anche del 400%. Si tratta della quarta operazione di questo tipo che permettono di adibire gli stabili a edilizia residenziale pubblica, con vincoli di costo nelle successive operazioni di rivendita (£. 1.600.000 al mq). Ma questa operazione ha delle differenze rispetto alle precedenti: il ricorso all’asta è previsto solo se uno stesso immobile verrà conteso da più richiedenti. Non è prevista, inoltre, la destinazione a edilizia residenziale pubblica. E, nonostante questo (i costi finali potrebbero essere più alti che nel passato), è possibile ipotizzare che ci sarà una corsa all’acquisto. La convenienza è data dal prezzo di poco superiore a quello delle zone di espansione che è arrivato anche a superare i 450 milioni, ma col vantaggio di vivere e abitare nel centro storico della città, con una migliore qualità della vita, rinunciando anche all’automobile. Via S. Pietro, via Scibinico, via Morte, via Mammoni, via S.Orsola, via Preti, via Forno, via S. Girolamo e via Piazza: sono 29 gli immobili del centro storico che con l’ultimo bando di cessione del Comune, verranno venduti (o anche solo ceduti in uso o in locazione). Possono avanzare richiesta soggetti singoli o riuniti in consorzio o associati tra loro. E ancora, società immobiliari, imprese e cooperative edilizie. Completati gli atti di cessione (dopo il 30 gennaio 2002, termine ultimo per la presentazione delle domande), i cessionari dovranno presentare il progetto di ristrutturazione. Appartamenti e seminterrati, per lo più di media estensione (l’estensione massima è di uno stabile in via Scibinico, 164 m2 su tre piani), due già ristrutturati (in via S. Pietro e in via Piazza), tre con i necessari interventi di recupero statico-funzionale già ultimati, attendono di essere riportati a nuova vita. Tiziana Ragno
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