Il testamento di don Tonino
Oggi, 18 Aprile 1993, giorno ottavo dalla Pasqua del Signore, con piena consapevolezza e libertà, dispongo quanto segue:
- L'abitazione familiare sita in Alessano, la dono alla Parrocchia della Trasfigurazione del Signore in Alessano, alfine che venga costituito in essa un centro culturale per la promozione integrale della gioventù alessanese, intitolato alla carissima mamma Maria Imperato Bello e a me.
- La libreria che è nel Palazzo Vescovile di Molfetta la dono al Seminario Vescovile di questa diocesi. Eventuali doppioni delle pubblicazioni siano destinati al centro di cultura di cui ho detto.
- Tutte le carte personali e tutti gli oggetti di mia proprietà, li dono al miei fratelli Marcello e Trifone.
- L'automobile la dono alla C.A.S.A. di accoglienza di Ruvo.
- Tutti i proventi dai diritti editoriali di tutte e singole le pubblicazioni, li dono alla Pax Christi Nazionale.
Ricordo tutti con gratitudine. Mi hanno riempito le mani di tanti mezzi e il cuore di tanto amore, che ho cercato di distribuire a tutti.
Ho voluto bene a tutti e sempre.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato e assistito con affetto e generosità, durante la mia malattia.
Ricordo e benedico l'intera diocesi di Molfetta - Ruvo - Giovinazzo - Terlizzi, e in special modo tutti e singoli i sacerdoti, ai quali chiedo ancora una volta perdono.
Ricordo e benedico il Seminario Vescovile e il Seminario
Regionale di Molfetta; ricordo e benedico il Seminario Diocesano di
Ugento, la Parrocchia Sacro Cuore di Ugento, tutta Tricase, l'intera
Alessano e i miei concittadini.
E' il giorno del Signore. Ed è bellissimo.
+ don Tonino vescovo