Il sindaco risponde a Rifondazione Comunista: ci teniamo anche noi al depuratore di Molfetta
«Abbiamo ereditato un impianto al collasso e lo abbiamo rimesso in sesto. La salute del nostro mare non è solo una priorità di Rc, ma anche nostra»
MOLFETTA - «Abbiamo ereditato un impianto di depurazione al collasso (foto) e in pochi mesi abbiamo svolto lavori di manutenzione straordinaria».
Risponde così Il sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio a Rifondazione comunista sulla salute del mare e del depuratore: «Vorrei rispondere pubblicamente a Rifondazione Comunista che chiede energicamente risposte sullo stato di salute del nostro mare e del nostro depuratore. L'Amministrazione è in costante relazione con Aqp, che proprio grazie alla nostra iniziativa di alcuni mesi fa è tornata ad essere responsabile della gestione dell'impianto. Sono stati varati i lavori di ampliamento dell'impianto e ho personalmente dato informazioni puntuali sul punto in commissione Ambiente, alla presenza del consigliere Gianni Porta. L'assessorato all'Ambiente ha trasmesso in Commissione il cronoprogamma dei lavoro di Aqp su cui ogni dettaglio potrà essere dato anche in pubbliche iniziative che certamente avremo cura di organizzare.
La nostra posizione sulla depurazione è stata energica. Abbiamo ereditato un impianto al collasso e in pochi mesi abbiamo svolto lavori di manutenzione straordinaria, mutato la gestione e procediamo spediti verso un rinnovamento dell'impianto atteso da un decennio. Aggiungo che è stata avviata una azione di severo monitoraggio degli scarichi anomali legata alla zona industriale sulla quale non faremo sconti e su cui, ne sono certa, incontreremo la collaborazione degli imprenditori. La salute del nostro mare non è priorità solo dei nostri compagni di strada di Rifondazione Comunista ma è bene comune e collettivo e l'Amministrazione la presidia con ogni energia».