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Il Pd di Molfetta: sconfitta cocente nelle elezioni del Consiglio Metropolitano. Due consiglieri hanno tradito, venissero allo scoperto!
14 ottobre 2014

MOLFETTA - “L’esito delle elezioni di secondo livello per i componenti del Consiglio Metropolitano rappresenta una sconfitta cocente per tutta la città di Molfetta”.

Con queste parole Giulio Calvani, segretario del Circolo locale del Partito Democratico, commenta i risultati di domenica scorsa che hanno sancito l’esclusione della nostra città dall’organismo rappresentativo della Città Metropolitana di Bari, non essendo riuscito nessun candidato locale ad essere eletto.

“Tutti noi dobbiamo fare autocritica se Molfetta ha mancato questo importante appuntamento, nessuno escluso. Il centrosinistra ha perso una occasione per essere adeguatamente rappresentato nel nuovo ente di governo del territorio che gestirà importanti politiche di area vasta, e ciascuno di noi porta su di sé un pezzo di responsabilità di questo tonfo. Per quel che ci riguarda, infatti, eravamo convinti di poter eleggere Saverio Patimo, ma qualcosa nel gruppo consiliare del nostro stesso partito non ha funzionato”.

“Desidero – ha proseguito Calvani – innanzitutto ringraziare Saverio per la generosità con la quale ha affrontato questa difficile competizione elettorale e per l’impegno, la correttezza e la passione politica che ha dimostrato in queste settimane e, ancor di più, per la compostezza di queste ore, nonostante una cocente delusione. Sarebbe stato un eccellente consigliere metropolitano e avrebbe fatto con dedizione assoluta gli interessi della nostra città. Per questo il mio rammarico è sincero e profondo”.

“I numeri – ha spiegato Calvani – sono lì a dimostrare che Saverio ha ottenuto il consenso di molti consiglieri comunali che, in giro per tutta la Provincia, gli hanno riconosciuto capacità e competenza, ma quello che è mancato è stato il sostegno pieno e convinto di tutti i consiglieri comunali del Partito Democratico di Molfetta. Il complicato meccanismo elettorale, infatti, ci consente di affermare con assoluta certezza che Saverio ha ottenuto solo sei voti da consiglieri eletti nella fascia di Comuni che hanno tra i 30.000 e i 100.000 abitanti, fascia nella quale è ricompresa Molfetta. Il nostro partito ha otto consiglieri comunali. Quindi almeno due consiglieri comunali del Partito Democratico di Molfetta non hanno sostenuto il candidato locale, ma hanno preferito premiare, per chissà quali ragioni, consiglieri di Polignano, Acquaviva o Rutigliano. Quello che amareggia di più è che l’ultimo degli eletti della lista di centrosinistra ha ottenuto 2530 ‘voti ponderati’, mentre il nostro candidato ne ha ottenuti 2206. Se consideriamo che ciascun consigliere comunale di Molfetta esprimeva 201 ‘voti ponderati’, la matematica è lì ad attestare oltre ogni ragionevole dubbio che con i due voti mancanti del gruppo consiliare del PD di Molfetta, Patimo sarebbe stato eletto”.

“Tengo a precisare – ha continuato il segretario locale del PD – che la candidatura di Saverio era stata deliberata all’unanimità dal gruppo consiliare del Partito Democratico e che tutti i nostri otto consiglieri avevano sottoscritto, solo pochi giorni fa, un documento di sostegno a questa candidatura per consentire a Patimo l’ingresso automatico in lista. Poi, nel segreto dell’urna, due consiglieri comunali del PD di Molfetta hanno votato (del tutto legittimamente, sia chiaro) per rappresentanti di altre città, assestando un colpo durissimo alla credibilità stessa del nostro partito e della politica. Ancora una volta abbiamo dato una brutta immagine di noi. Ancora una volta si è voluto giocare al ‘tanto peggio, tanto meglio’, magari per una infantile ripicca dovuta forse ad aspettative non corrisposte legate al recente rimpasto di Giunta, o magari per colpire direttamente la segreteria del PD di Molfetta. Ancora una volta logiche correntizie e di appartenenza a questo o a quel gruppo politico, hanno prevalso nel mio partito sull’interesse collettivo e, cosa ancor più grave, sugli interessi di una intera città. Eppure il nostro è un partito grande e importante, rappresenta l’architrave principale della coalizione di centrosinistra al governo di Molfetta e questo dovrebbe imporre a tutti un maggiore senso di responsabilità che, in questa circostanza, credo sia mancato”

“Perché – ribadisce Calvani – deve essere chiaro a tutti, e innanzitutto alla vasta comunità delle democratiche e dei democratici di Molfetta, che se il nostro gruppo consiliare fosse stato compatto e tutti gli otto consiglieri fossero stati coerenti con la firma che loro stessi, in assoluta libertà e autonomia, avevano apposto per sostenere la candidatura di Saverio, oggi Patimo sarebbe stato consigliere metropolitano e la città di Molfetta (oltre che il nostro partito) avrebbe avuto un suo rappresentante in quell’organismo. Per questo non posso nascondere la mia profonda amarezza e il mio totale disappunto. In queste ore mi aspetto una presa di posizione esplicita da parte dei consiglieri che non hanno votato per un rappresentante della nostra città. Mi aspetto un gesto di chiarezza e trasparenza. Stiamo parlando di elezioni di secondo livello e, pertanto, i rappresentanti della nostra città sono chiamati a rendere conto dinnanzi a tutti del loro voto. Vorrei sapere da loro come possano ritenere che i consiglieri che hanno sostenuto, del sud barese o della Murgia, possano fare l’interesse della nostra città. Vorrei sapere quali sono stati gli argomenti molto convincenti che i loro riferimenti extra-cittadini hanno utilizzato per indurli a ignorare le aspettative della loro città e della loro comunità politica. Vorrei sapere tutto questo. Anzi, vorrei che la città sapesse. E sono sicuro che una risposta non tarderà”.

“Non posso neanche immaginare, infatti – ha concluso Calvani –, che due consiglieri comunali del mio partito continuino a celarsi nel buio e nell’anonimato. Li invito pubblicamente a venire allo scoperto, con coraggio. Con lo stesso coraggio che hanno dimostrato domenica scorsa nel voltare le spalle alla nostra città”.

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