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Il maldestro tentativo di revisionismo storico di Fratelli d’Italia di Molfetta, sulla Liberazione del 25 aprile dal fascismo
25 aprile 2023

 MOLFETTAAdamo Logrieco consigliere comunale e segretario della locale sezione di Fratelli d’Italia di Molfetta, ha diffuso un comunicato stampa per la festa della liberazione dell’Italia dal fascismo, offrendo la solita interpretazione parziale o errata della storia.

Questo il suo comunicato, che pubblichiamo integralmente, ma che non possiamo non commentare in nome della verità storica e della libertà di stampa e di parola, che permette anche ai fascisti di esprimersi liberamente (a differenza del ventennio), grazie alla democrazia nata dalla Resistenza e dal 25 aprile.

Questo il comunicato di Fratelli d’Italia di Molfetta: «Il 25 aprile si celebra la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, una ricorrenza importante per la nostra Nazione e per tutto il Popolo italiano, perché si festeggia il fondamentale ritorno alla Democrazia dopo il secondo conflitto mondiale. Un giorno di festa che appartiene a tutti ma che per troppo tempo è stato adottato da una sola, minoritaria, parte politica, che ha voluto creare divisioni anacronistiche e incomprensibili. Siamo contro chi intenda strumentalizzare il “25 aprile” per cavalcare l’ennesima sterile polemica contro l’attuale Governo.  

Quelli che, oggi, attaccano il nostro Esecutivo sono gli stessi che scendono in piazza a sostegno di chi all’indomani della guerra avrebbe voluto consegnare l’Italia all’Unione Sovietica, passando da un regime totalitario a un altro. Fortunatamente le altre forze di liberazione hanno saputo scrivere una Storia diversa, nel segno della Democrazia. Nazismo, fascismo e comunismo, così come tutti i totalitarismi, politici ed economici, della nostra epoca, sono da condannare indistintamente, senza se e senza ma. E chi vuole marcare differenze tra l’uno o l’altro regime, in cuor suo, deve ancora conoscere il sentimento democratico. La Libertà e la Democrazia sono valori fondanti della nostra Società che non possono e non devono essere oggetto di lottizzazioni politiche da parte di nessuno. Appartengono a tutti coloro i quali hanno abbracciato convintamente la nostra Carta costituzionale, senza distinzione di colore.

Il locale circolo di Fratelli d’Italia intende celebrare il “25 aprile” animato dallo spirito democratico ed antitotalitario che contraddistingue il nostro movimento politico e culturale. Perché avere un pensiero di destra e conservatore rappresenta l’estrinsecazione del miglior pluralismo democratico.

Adamo Logrieco, Fratelli d’Italia - Molfetta».

Col maldestro tentativo di difendere il Meloni, Logrieco ha perso così l’occasione di fare come Gianfranco Fini, ex segretario di Alleanza Nazionale, che ha abiurato il fascismo (“male assoluto”), cosa che non ha fatto l’attuale governo, che Logrieco e i post fascisti di Fratelli d’Italia difendono.

Il Meloni (la cui riluttanza a partecipare alle manifestazioni del 25 aprile è stata raffigurata ieri dalla satira di Giannelli sul Corriere della Sera, che riportiamo) non ha mai pronunciato la parola “fascismo”, non ha mai condannato il regime dittatoriale e criminale che ha governato l’Italia per 20 anni e conserva nel suo simbolo la fiamma della tomba di Mussolini. L'Italia è fondata su una Costituzione antifascista e ci sono leggi penali che puniscono la sua ricostituzione, non dimetichiamolo.

La voglia di confondere fascismo e comunismo, per far dimenticare gli orrori e i delitti, le violenze, gli assassini politici compiuti dai fascisti, non regge alla storia, che forse andrebbe studiata un po’ di più senza essere di parte. E soprattutto per arrivare alla pacificazione nazionale e non persistere con un comportamento divisivo, ignorando le responsabilità di un regime dittatoriale e dei suoi delitti politici (Matteotti fra tutti). La Germania che ha avuto un regime, quello nazista col quale il fascimso si è alleato, ha fatto i conti con la storia. 

L’Italia non ha mai avuto un regime comunista (quindi non si può parlare di liberazione), ma ha subito quello fascista: confondere le due cose è un maldestro tentativo di revisionismo storico (nel quale si esercita spesso il nostalgico fascista La Russa) che non funziona. Allora Logrieco e Fratelli d'Italia evitino loro le strumentalizzazioni di comodo per nascondere la verità sui crimini fascisti.

Alle giovani generazioni va dato il messaggio esatto, evitando confusioni, che, se non sono frutto di ignoranza storica, restano colpevoli silenzi sulle responsabilità del regime sanguinario mussoliniano. Il fascismo va condannato senza se e senza ma, va detto a Fratelli d'Italia, se vuole diventare un partito veramente democratico e rappresentare la destra liberale e non estremista. 

Ci piace concludere ricordando le dure parole di condanna del presidente della Repubblica Sandro Pertini: “Il fascismo non è un’opinione, è un crimine” e i crimini vanno ricordati come tali. Oggi tutti i veri democratici, gli uomini liberi, hanno il dovere di esprimere le proprie opinioni e celebrare la festa di Liberazione nazionale del 25 aprile con orgoglio e gratitudine verso tutti i partigiani e gli italiani che hanno donato la propria vita per garantirci democrazia in un momento storico in cui c’è gente che vuole rimetterli in discussione, riducendo la libertà nel nostro Paese.

Indietro non si torna.

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