Il libro “La lista di Greta” di Silvio Governi presentato a Molfetta alla Scena delle idee di Sara Allegretta
Silvio Governi con Chiara Guadagno
MOLFETTA - Destabilizzante, empatico, avvincente. Se dovesse definire la sua opera, Silvio Governi userebbe questi aggettivi.
“La lista di Greta”, Edizioni Les Flauneurs Edizioni, è molto di più di un libro sui misteri dell’adolescenza.
Sara Allegretta, padrona di casa di “La Scena delle idee”, dialoga con l’autore con la collaborazione delle scrittrici Teresa Antonacci e Marta Pisani e con la prof.ssa Gianna Sgherza.
Silvio Governi scrive un romanzo di grande impatto emotivo partendo da una storia realmente accaduta- spiega Sara Allegretta nella sua introduzione all' appuntamento letterario - mostrando una particolare abilità nello scandagliare l’animo adolescenziale, mettendone a fuoco desideri, pulsioni, paure ed emozioni. È un libro che si legge tutto d'un fiato, complice una scrittura cinematografica ed avvincente in cui convivono perfettamente il regista e lo scrittore. Non possiamo non leggere questo libro senza pensare ai più recenti fatti di cronaca.
Riporto le parole di Mons. Satriano ascoltate qualche giorno fa a Bari al Teatro Petruzzelli: "Ciò che accade oggi è il frutto maturo di un albero malato", in cui manca – aggiungo - ascolto e attenzione. È importante dare voce a questi argomenti anche attraverso la presentazione di un libro, conclude Sara Allegretta.
Teresa Antonacci afferma che Silvio Governi, autore, regista, scrittore, indaga sui misteri dell’età dell’adolescenza, nei misteri di vite apparentemente perfette, di quei figli che pensiamo di conoscere profondamente.
Greta è una sedicenne, una famiglia normale, sconvolta dalla sua scomparsa. Il padre poliziotto, si trova ad indagare sulla scomparsa della propria figlia, scoprendo che colei che vive nella casa è in realtà una sconosciuta.
Greta fa parte di un trio di amiche, molto legate tra loro, come tantissime ragazze che nel pieno dell’adolescenza, condividono tutto, portando avanti un’amicizia nata sui banchi di scuola. Del trio fa parte una ragazza maggiorenne che, in un certo senso, destabilizzerà l’equilibrio tra le due amiche sedicenni.
Un romanzo avvincente, continua Teresa Antonacci come anche testimoniato da una giovanissima quanto avida lettrice, Chiara Guadagno, che si è immedesimata nella protagonista del libro perché l’autore, grazie al dialogo con la propria figlia adolescente, ha una visione privilegiata e reale dell’adolescenza.
I contributi di Marta Pisani e Giovanna Sgherza ribadiscono l’attualità di un romanzo avvincente, drammatico quanto reale poiché molte delle proprie alunne, avrebbero potuto e possono ancora riconoscersi nelle protagoniste del romanzo, ognuna delle quali stila una lista di dieci cose da fare.
Quali sono le cose assolutamente da fare secondo i nostri figli e quali dovremmo fare noi genitori? La domanda di Teresa Antonacci si presta a molteplici risposte, ciascuna delle quali molto personale e non omologabile a nessuna delle altre.
Da leggere, per riflettere, per cogliere segnali impercettibili di disagi, problemi, sogni e frustrazioni.
Un romanzo, altresì, da consigliare perché, senza saccenza e con una scrittura fluida e scorrevole, fornisce spunti di dialogo auspicabili nel rapporto tra genitori e figli.
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Autore: Beatrice Trogu
