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Il complesso di Cenerentola CORSIVI
15 febbraio 2005

I commercianti di Corso Margherita che, diciamo la verità, patiscono del “complesso di Cenerentola” nei confronti dei colleghi di Corso Umberto, per allontanare questa sensazione di essere parenti poveri si mobilitano con iniziative di vario genere. Gli abitanti, invece, non sanno a che santo votarsi, solo lamentano la difficoltà di vivere in questa strada, pure uno degli assi più importanti della città. Impossibile parcheggiare, affermano, pure dotati del regolare permesso per lasciare le proprie auto nelle zone blu. Magari perché ci sono le macchine degli stessi commercianti che bloccano i posti per l'intera giornata o perché il Comune deve averne rilasciati talmente tanti di questi permessi che, tenendo conto che la sosta è permessa solo da un lato del marciapiede, trovare un buco è un'impresa e se si molla l'auto davanti ad un passo carrabile, giusto il tempo di scaricare la spesa della settimana, ci si trova con una multa per divieto di sosta. Girare a vuoto per cercare parcheggio fa altri tipi di danni, quello di creare, specie nelle ore di punta, una coda che riempie buona parte della strada e i gas di scarico a rendere l'aria irrespirabile. Fenomeno che si presenza anche quando altre strade della città sono chiuse per manifestazioni o altri motivi. Se ci sono degli interventi, d'arredo urbano li definiscono, cioè per ingentilire la strada, sempre per toglierle quell'aria dimessa nei confronti del più sfavillante Corso Umberto, il danno si aggrava. I vasi piazzati solo un mese fa agli angoli sono stati precipitosamente rimossi e non è ancora dato di sapere se le spese ricadano sul Comune o sui commercianti stessi. Più che imbellire hanno imbruttito la strada, rapidamente divelte le piantine stente che vi erano state piantate, ogni tanto spostati con forza erculea nel tentativo di guadagnare qualche centimetro di spazio, giusto quelli utili ad infilare l'auto, spaccati da un urto con il terriccio sparso tutt'intorno. Bellezza non ne avevano portato, solo sottratto spazio alla possibilità di trovare un buco per la propria automobile. Ci sono sicuramente difficoltà oggettive, date dal ruolo di Corso Margherita nell'assetto viario cittadino, dalla strettezza, dal fatto che in tutto il rione alle spalle sia in pratica impossibile parcheggiare per la ridotta dimensione delle stradine. La sensazione di hi ci abita à che questi problemi non siano affrontati nella loro globalità. Forse andrebbe ripensato seriamente il traffico nel centro. Uno sforzo maggiore ali amministratori cittadini, i residenti di Corso Margherita si sentono di chiederlo, e che non sia altro “arredo urbano”. Lella Salvemini lella.salvemini@quindici-molfetta.it
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