I guerrieri di Taviano
VOLLEY
Forse anche la speranza s'era persa, forse il sogno aveva preso il posto del reale, forse l'utopia era l'ultimo baluardo. Forse. Ed invece l'Indeco Molfetta, ribaltando ogni pronostico, si è ripresa lo scettro di regina del campionato, espugnando il parquet degli antichi rivali di Taviano, e chiudendo al comando.
Cinque set da battaglia, di cui ricorderemo sempre la successione, con il Molfetta avanti 2-0, poi ripreso sul 2-2, ed infine trionfatore stupendo al tie-break. (25-19; 25-23; 12-25; 16-25; 15-11).
L'Indeco gioca le prime due partite da squadra di A2, con Panetto perfetto in regia e Pippo Arcidiacono invisibile agli avversari. L'opposto dell'Indeco mette la palla dove vuole e la sua squadra porta a casa i due set d'apertura. Ma il merito è di tutti, forse si è trattato del match in cui, maggiormente, si è vista una compattezza e una forza devastante. La più devastante del campionato. La difesa di Marino, l'eleganza di Lorenzoni, i muri di Ciambellotti, la grinta e la sfortuna di Bonamici che esce acciaccato: istantanee che resteranno nella storia della pallavolo a Molfetta. Poi i due set centrali di calo, con il Taviano spinto dal suo palazzetto gremito, che pareggia il conto e s'illude, certo che il tie-break sia solo una formalità. E invece no, perché bazooka Arcidiacono bombarda il campo avversario, e dopo il match point, Lorenzoni può aprire le orecchie verso il pubblico di casa, ma non sente nulla: tutti ammutoliti…
La bolgia di Taviano è diventata il paradiso di Molfetta!
Michele Bruno