I comunisti italiani invitano a partecipare allo sciopero del 5 luglio
MOLFETTA – 4.7.2002
I comunisti italiani invitano i lavoratori alla mobilitazione. “Il 23 marzo – dice un comunicato - oltre tre milioni di italiani hanno manifestato a Roma contro l'intenzione del governo di scippare ai lavoratori i diritti conquistati in decenni di lotte. Il 16 aprile lo sciopero generale ha avuto un'adesione altissima come non si vedeva più da decenni nel nostro paese.
Milioni di lavoratori e lavoratrici, hanno scioperato e manifestato chiedendo al governo di stralciare dai provvedimenti di legge in corso di discussione l'art 18 ed i provvedimenti di ulteriore manomissione delle pensioni. In questi giorni è in corso un negoziato, al quale la Cgil non partecipa, in cui sconfessando gli impegni solenni assunti in occasione dello sciopero generale, le altre organizzazioni sindacali stanno trattando.
L'obiettivo del governo fiancheggiato dalla Confindustria non è mutato di una virgola!!
L'attacco allo Statuto dei lavoratori è sempre lo stesso, come rimangono identici gli obiettivi di ulteriori precarizzazioni del lavoro, l'attacco al contratto nazionale di lavoro, alla sanità, alla previdenza, alla scuola ecc.
Questo disegno non deve passare perché è in discussione la dignità e la sicurezza del lavoro, i diritti e le conquiste dei lavoratori, frutto di decenni di lotte durissime!
La Confindustria e Berlusconi vogliono togliere alle nuove generazioni le conquiste dei loro padri (diritti, dignità, salario, contratto, stato sociale) contrabbandando questo per modernità!!
Altro che modernità, altro che interesse del paese!! Pensano solo ai loro interessi ed ai loro profitti!!”.
Il partito dei comunisti italiani invita tutti i lavoratori a partecipare compatti allo sciopero generale regionale del 5 luglio, ed alla manifestazione che si terrà a Bari. Il partito dei comunisti italiani è a fianco dei lavoratori in lotta e si batterà in Parlamento, perché i provvedimenti del governo non passino con tutti i mezzi che la costituzione italiana permette!”.