Recupero Password
Germogli di Riso del Teatro dei Cipis: un festival dello spettacolo
15 marzo 2012

Un vero e proprio “teatro fatto in casa” quello del Festival “Germogli di Riso”, organizzato e promosso dal Teatro dei Cipis presso l’Auditorium Regina Pacis (parrocchia Madonna della Pace di Molfetta). Cinque le compagnie teatrali che si sono esibite, concorrendo fra loro: Arteteatro con «Aune n’allasse e ciente n’acchie», Fabulanova con «La Cura», Carretto Teatro con «Il servitore dei due padroni», Mimmo Amato con «Cara Scuola » e I Germogli con «Ulisse… Nostos. Nostalgia di casa». Su giudizio della giuria (composta da un rappresentante di 4 testate giornalistiche locali, tra cui Quindici e uno del Teatro dei Cipis e presieduta dal molfettese Felice Altomare, attore e cultore del teatro), vincitrice del festival è stata la compagnia Fabulanova, che potrà nuovamente esibirsi sul palco dell’Auditorium Regina Pacis, incassando l’introito della vendita dei biglietti. Scelti dalla platea come migliori attori di ciascuna rappresentazione teatrale, Mauro Teofrasto di Arteteatro, Maria Paola Marzocca di Fabulanova, Claudia Gadaleta de Il carretto teatro, Mimmo Amato di Cara Scuola e il piccolo Luca Pinto de I Germogli. Disparati i temi trattati da ogni spettacolo, come il modus di far teatro che ha evidenziato l’impegno, il lavoro, la passione e la dedizione di ciascuna compagnia teatrale e di tutti gli attori che hanno affrontato, anche per la prima volta, il palcoscenico. Con «Aune n’allasse e ciente n’acchie» di Arteteatro (regia di Felice de Trizio) sono state rispolverate le tradizioni del passato e riscoperti lessico, usi e costumi della nostra terra, recuperando quei valori genuini ormai caduti nell’oblio di una sistema sempre più globalizzato. Questo è avvenuto tramite la graziosa messa in scena di una storia dai contorni intrecciati e comici che, raccontando di due giovani destinati a nozze combinate, favorite dall’intercessione di un parroco, ha privilegiato, con sotteso senso teleologico, il fallimento del matrimonio di convenienza sociale. Un gradevole cast tutto al femminile quello esibitosi in «La Cura» di Fabulanova, (testo di Anna La Forgia), in cui è stata proposta una rappresentazione teatrale completa dai contorni originalissimi che, nel raccontare sotto l’aspetto tematico i tre rituali del “tagliare i vermi”, del “malocchio” e del “guarire dal morso della tarantola”, ha riscoperto le tradizioni magico- popolari meridionali, correlate dall’unico filo conduttore del rapporto scienza ufficiale - scienza popolare, al limite fra magia e superstizione. Traendo spunto dagli scritti di Ernesto De Martino e con pregevole musicalità e stile scenografico, la performance ha favorito l’interessante analisi socio-antropologica del costante desiderio dell’uomo di placare, vincere e dominare gli affanni e le difficoltà della vita. La commedia «Il servitore dei due padroni» del Carretto Teatro, ispirandosi a una delle più celebri opere di Carlo Goldoni e con l’integrazione di alcune parti testuali del regista Pantaleo Annese, è stata rappresentata da un giovane ma lodevole cast composto da bambini di età compresa fra gli 8 e il 13 anni. Nel raccontare la storia di Arlecchino servo di due padroni che, per non svelare l’inganno e per perseguire il suo unico intento di “bramosia di mangiare”, si barcamena fra equivoci e guai, tirandosi fuori da ogni pasticcio, la performance è un’apoteosi della “commedia dell’arte”. Mescolando l’arte delle maschere, realizzate da Matteo Altomare, ad una recitazione divertente, coinvolgente e curata nei dettagli, la commedia si è incentrata sul confronto fra la ricca borghesia veneziana e la fame dei poveri. Sprovvista di un nome ufficiale, ma con un carattere e un volto artistico degno di pregio, la performance «Cara Scuola» di Mimmo Amato (testo, regia e interpretazione). Lo spettacolo, nel raccontare in 10 quadri teatrali le semplici amenità degli studenti e dei professori, il loro rapporto, le battutacce, gli errori e gli strafalcioni della vita scolastica, ha ritratto la scuola degli anni ‘70 con un erudito e brillante linguaggio teatrale. Nel narrare un tema d’indiscussa attualità, «Cara Scuola » ha regalato uno spettacolo a tutto tondo, intriso di comicità, originalità, serietà, spessore, intensità e musicalità, grazie soprattutto a un poliedrico Mimmo Amato sorretto da un ottimo cast (un elogio particolare anche per Tania Adesso). Ha chiuso il festival «L’Ulisse… Nostos. Nostalgia di casa» della compagnia I Germogli dell’associazione AICCOS (regia di Floriana Spadavecchia e Angela Ciarfaglia). La performance è stata realizzata da attori giovanissimi che, nel salire per la prima sul palcoscenico, si sono cimentati brillantemente in una performance complessa e autentica. La scelta di rappresentare l’Odissea, raccontando l’ostico e sofferto viaggio di ritorno ad Itaca di Ulisse, si è metaforicamente intrecciata con la narrazione di storie di vita vera che hanno visto come protagonisti proprio i giovani. La splendida performance ha legato in parallelo il duro viaggio di nostos a casa di Ulisse con la difficile separazione di un giovane ribelle dalla propria casa e famiglia. La commedia, cogliendo uno spaccato della vita adolescenziale (racconto di un complesso percorso di crescita di un ragazzo colmo di continue difficoltà, distrazioni, tentazioni) ha evidenziato una morale introspettiva: la capacità di superare ogni ostacolo come segno di crescita personale, come prova del desiderio di superare ogni avversità per tornare a casa. Il Festival, seppur con lievi pecche tecniche e organizzative, ha omaggiato l’arte del teatro nella sua accezione più vera, genuina e semplice: un tributo al teatro amatoriale che ha ricordato la bellezza e la nobiltà di una forma d’arte spesso relegata nel dimenticatoio della cultura.

Autore: Erika Cormio
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet