Franco Poli: uomo buono, artista straordinario
E' scomparso a Molfetta uno dei pittori più amati e insigni della città
Molfetta ha perduto uno dei suoi figli migliori: l'artista prof. Franco Poli. Lo conoscevo da cinquant'anni, ho sofferto molto per la sua scomparsa. Ho sempre nutrito una profonda ammirazione per lui (uomo molto generoso, buono, altruista, modesto, contrariamente ad alcuni pittori molfettesi che, pur inferiori a lui per bravura, si danno le arie di grandi artisti).
Mi ritorna alla mente l'ultima sua personale presso la chiesa di S.Stefano, di cui era confratello. L'amministrazione dell'Arciconfraternita dal Sacco rosso, nel 2001 rappresentata dal priore Corrado Regina (deceduto anch'egli per un male incurabile un mese fa), e dagli assistenti Nicola Campo e Michele Marcello Magarelli, oltre che dall'economo Domenico Vito Gadaleta, attuò una lodevole iniziativa: quella di organizzare una personale del maestro Franco Poli come “atto dovuto nei confronti di un grande artista che, con tanta passione, ha voluto eternare nelle sue opere i momenti più intensi e struggenti dei nostri impareggiabili riti tradizionali. Il sapiente utilizzo del pennello e dei colori, come pure del pennino, unitamente alla sua notoria passione per le statue e per le processioni della Settimana Santa, fanno di Franco Poli l'interprete migliore di quel periodo dell'anno così speciale per i molfettesi”.
Il noto scrittore molfettese Orazio Panunzio così ha scritto, fra l'altro, del nostro artista: “Il mondo raffigurato da Franco Poli non è quasi mai grandioso o possente, bensì umile e semplice, sia quello inanimato di oggetti minimi, degradati, dimessi, sia quello di una natura minore: insetti, animaletti oppure fiori minuscoli, piccole meraviglie floracee, rinsecchite non colte o in barattoli abbandonati”.
Franco Poli, che ha sempre raffigurato la natura piena di poesia e di impressionismo moderno, era nato a Molfetta nel 1920. Nella sua lunga attività artistica, ha tenuto personali a Milano, Roma, Napoli, Firenze, Bari, Cesenatico, Molfetta, Trani. Ha partecipato a diverse mostre nazionali, conseguendo premi e riconoscimenti. Si sono occupati di lui Carlo Carrà, Raffaele de Grada, Mario Lepore, Mario Monteverdi, Mario Portalupi, Carlo Munari, Dino Villani, Enotrio Mastronardo, Annibale Del Mare, Giuse Benignetti, Umberto Baldini, Michele Prisco, Marino Moretti, Pasquale del Prete, Pietro Marino, Vittore Fiore, Oronzo Valentini, Elena Finocchiaro, Enrico Panunzio, Aurelio T. Prete, Vittorio D'Aste, Silvio Loffredo, Gino Montesanto, Carlo Barbieri, Franco Monterisi, Domenico La Mura, la rubrica televisiva “Le tre arti” nel marzo 1965. La rivista “Politica e Mezzogiorno” (1965-1973) pubblicò una selezione di sue opere. Franco Poli fu anche inserito nell'Enciclopedia Universale Sede della Pittura Moderna Milano. Nella chiesa di S. Stefano a Molfetta figurano sue opere rappresentanti la “Via Crucis”, da lui donate, mentre a Palazzo Giovene (sede del consiglio comunale), una stanza è dedicata a Franco Poli con diversi suoi capolavori, senza contare le centinaia di quadri sparsi in tutt'Italia.
Michele de Sanctis