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Forza Popolare si candida a unico partito di opposizione a Molfetta. Chi non vuole il cambiamento
18 giugno 2014

MOLFETTA – Nello scenario complessivo della politica cittadina e ancor più in quello del centrodestra sempre più diviso e confuso si creano spazi per chi utilizza la protesta per proporsi come nuovo movimento politico e aspirare domani a qualche seggio in consiglio comunale.

E’ il caso del neonato partito “Forza Popolare” che rivendica di essere l’unico a fare opposizione e, per di più, con un linguaggio semplice e accessibile a tutti.
In questo periodo a Molfetta è un fiorire di tanti guru che spuntano su Facebook, di malpancisti della maggioranza, utili idioti, mercenari, fulminati sulla via di Damasco, pentiti dell’ultim’ora, venduti per un piatto di lenticchie, professionisti morti di fame o aspiranti ad incarichi comunali che gestiscono siti livorosi, perdigiorno in cerca di sistemazione pubblica fra cui non mancano pseudo giornalisti in cerca di visibilità e politici rimasti appiedati, ex assessori rimasti senza stipendio che evidentemente non riescono a vivere del proprio lavoro o ai quali manca una prebenda comunale a costo zero.
In questo scenario di ex nostalgici senza memoria, di coloro che non vogliono il cambiamento, ma una città parassitaria dove lo status quo va bene a tutti, a chi pensa di vivere dalla politica e chi ha vissuto di assistenza pubblica, come famiglie di indigenti, ma che non vogliono nemmeno lavorare, si sono assicurati uno stipendio a carico dei cittadini non solo per sé, ma per la moglie e il figlio, arrivando a percepire complessivamente anche 2.500 euro al mese, ci sono anche coloro che protestano senza proporre un programma, dimenticando che in anni passati non si è fatto nulla a Molfetta, tranne il porto con le sue conseguenze giudiziarie ancora in corso.

Ora è la volta di “Forza Popolare” che pur considerando plausibile che oggi l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Paola Natalicchio tracci un bilancio annuale positivo, considera inammissibile che le forze politiche di opposizione tacciano sul bilancio annuale non del tutto positivo.
E così «l’ingrato compito di sensibilizzare i cittadini alla trasparenza dei fatti», ricade su di loro e con un comunicato sostengono che «in quest’anno di attività amministrativa della giunta Natalicchio sia impropriamente positiva. Molti comunicati, molti eventi sbandierati, molte riunioni con le parti sociali, ma sostanzialmente non si è concretizzata nessuna iniziativa per il benessere della città di Molfetta. OPERE DI URBANIZZAZIONE zone di nuova espansione, ANNUNCIATE e mai iniziate. RIQUALIFICAZIONE  centro storico, Corso Umberto, ANNUNCIATE e mai iniziate. SICUREZZA URBANA, telecamere, aumento di controlli da parte delle autorità di pubblica sicurezza, ANNUNCIATE e mai iniziate. SICUREZZA nei luoghi di lavoro, SICUREZZA strutture scolastiche, dove i nostri figli affrontano ogni giorno un disagio strutturale per poter studiare, ANNUNCIATE  e mai iniziate. CAOS TASI, molti molfettesi scopriranno la vera natura di una amministrazione di sinistra dedita solo all’aumento delle tasse locali e con risorse sempre meno per il disagio sociale. PORTO DI MOLFETTA  bloccato ed ormai possiamo anche dirlo, una nuova cattedrale nel deserto, o meglio nel mare. Abbiamo notato come il governo locale rispecchia il governo centrale , SOLO DEI GRANDI ANNUNCI. Vogliate perdonarci se noi di FORZA POPOLARE usiamo un linguaggio semplice e popolare».

Insomma, al di là del “linguaggio semplice e popolare”, il nulla. Dove erano questi forzisti fino a ieri? Nascosti da qualche parte, timorosi dell’ira azzolliniana? Con la democrazia, assente nel regime di centrodestra, si risvegliano tutti ed è un bene. Ma attribuire tutte le colpe a chi sta solo da un anno alla guida di una città ereditata disastrata, ci sembra eccessivo. Ammenocchè fino a ieri per Forza Popolare (ma ha qualche parentela con FORZA ITALIA o con la sua costola NCD?) credeva di vivere in una Molfetta splendida, nella Molfetta principessa che l’ex sindaco Azzollini ha fatto credere agli allocchi e quella città a cui hanno creduto coloro che hanno avuto assessorati (pagati anche senza delega), prebende e incarichi o che hanno potuto fare i loro interessi. Se questa gente oggi piange il mancato assistenzialismo, non può negare la realtà di una città senza urbanizzazioni, senza sicurezza, senza riqualificazione, senza strutture scolastiche sicure, con un porto che sarà una cattedrale nel deserto, deve ricordare chi era fino a ieri al governo della città.
Quindici che vuole il cambiamento e crede che sia possibile dopo aver sempre informato l’opinione pubblica sui danni che venivano provocati dall’ex amministrazione Azzollini, danni e ipotesi di illegalità ora anche al vaglio della magistratura, oggi ha il dovere di ricordare a chi forse lo dimentica (per interesse?) quello che è avvenuto negli anni scorsi e che abbiamo documentato. Il resto sono chiacchiere. Per essere credibili, bisogna raccontare tutta la verità, non solo quella che ci fa comodo o che viene fatta credere da mercenari al soldo del centrodestra, da frustrati in cerca di visibilità, da accattoni dell’informazione in cerca di prebende o di visibilità per dimostrare di esistere.

Forza Popolare probabilmente cerca di accreditarsi per poter conquistare almeno un consigliere comunale nelle prossime consultazioni elettorali fra 4 anni. Forse sarebbe più utile che si apparentasse con qualche altro partito di destra per fare numero, oggi che questi sono in difficoltà, malgrado i cantori stonati di chi è caduto in disgrazia ed è miseramente ridotto a comprare gente anche a sinistra, non avendo soldati e risorse fra i suoi.

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