Finisce l’era di Tommaso Minervini, dopo la sospensione giudiziaria arriva quella politica: si sono dimessi 13 consiglieri e scatta lo scioglimento
MOLFETTA – Tommaso Minervini ha finito di fare il sindaco sospeso di Molfetta, perché è finita la sua maggioranza e quindi torna a casa in via definitiva.
Non è la magistratura a “spodestarlo”, ma la politica e in particolare alcuni di quei consiglieri che lo avevano sostenuto.
Robert Amato che già nei giorni scorsi non aveva nascosto i suoi maldipancia nei confronti di quest’amministrazione ha deciso di abbandonare Tommaso al sui destino firmando le proprie dimissioni da consigliere comunale insime con altri 12, facendo venire meno la maggioranza e aprendo la strada allo scioglimento del consiglio comunale.
Oltre alle opposizioni di sinistra e di destra, ci sono anche Maridda Poli e Antonia Crocifero, che hanno firmato e quindi ora non resta che attendere il decreto di scioglimento che porterà alla nomina di un commissario prefettizio fino alle nuove elezioni amministrative.
Questi i nomi degli altri consiglieri che si sono dimessi: Annamaria Gagliardi, Felice Spaccavento, Girolamo Lanza, Giovanni Infante, Domenico Gagliardi, Gabriella Azzollini, Alberto d’Amato, Pietro Mastropasqua, Mauro Binetti e Ippolita Germinario.
Al vicesindaco Nicola Piergiovanni, che ha sostituito Minervini in questo periodo di sospensione, non è rimasto che prendere atto della situazione, con una malcelata amarezza: "Notizia importante, il segretario generale mi ha comunicato che tredici consiglieri hanno presentato le dimissioni, in bocca al lupo alla città".
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