Finanzieri in azione contro la pesca di frodo nel Barese: tre denunce
Ancora in azione i finanzieri di mare del reparto operativo aeronavale - stazione navale di Bari e per i pescatori di frodo sul litorale barese. In tre giorni i finanzieri di mare del nucleo sommozzatori hanno sequestrato, in tre distinti interventi repressivi, kg.3,2 di datteri di mare, kg.200 di mitili, kg.30 di ostriche, nr.2 gruppi di bombole completi di erogatori, nr.5 mazzette e nr.4 pinze (famigerati tipici attrezzi utilizzati nella distruzione del fondale marino per l'estrazione del prelibato mollusco). Denunciati all'autorità giudiziaria tre responsabili per violazione del codice penale e delle leggi speciali sulla pesca a tutela dell'ambiente marino e delle risorse ittiche (art.734 codice penale deturpamento bellezze naturali - l.963/1965, l.381/1988 e d.m. 26.09.1996 sanzionate con l'arresto fino ad un anno o l'ammenda fino a 3098,00 euro) ed un responsabile ai fini amministrativi.
L'attività di repressione posta in essere dai militari del corpo ha incontrato la consueta violenta reazione, non solo verbale, da parte dei responsabili che, in due casi, sono stati denunciati anche per resistenza a pubblico ufficiale, in violazione all'art.337 codice penale. Il determinato intervento, in immersione e fuori dall'acqua, dei finanzieri sommozzatori ha consentito di fermare, identificare e denunciare i pescatori di frodo, ed è costato, ad un ispettore, una ferita lacero contusa ad una mano, giudicata guaribile in dieci giorni dai sanitari del policlinico di Bari.
Con quest'ultima operazione di servizio, i risultati conseguiti dal reparto operativo aeronavale di Bari nell'anno in corso, salgono a complessivi kg.7174,2 di pescato in frode sequestrato, con comunicazione di nr.116 notizie di reato all'autorità giudiziaria e sequestro di nr.76 gruppi di bombole per immersione, nr.66 erogatori, nr.34 mazzette, nr.28 pinze per estrazione e nr.4 piccozze.