Festa della Repubblica, festa per il lavoro a Molfetta
Domani alle 10 la cerimonia ufficiale nella villa comunale
MOLFETTA -«Il lavoro quale strumento di crescita di un popolo.» È questo il motivo centrale della riflessione con cui domani mattina, alle 10, il sindaco Antonio Azzollini aprirà la cerimonia ufficiale dedicata alle celebrazioni della Festa della Repubblica Italiana. Un pensiero che rimanda la memoria alle giornate del 2 e 3 giugno del 1946 quando – ricorda il primo cittadino - «gli Italiani, e per la prima volta anche le italiane, con referendum popolare, scelsero tra Monarchia e Repubblica la forma di governo da dare al Paese. Nasceva, in uno scenario che certo non si prestava a facili ottimismi, la Repubblica Italiana. I danni, derivanti dall'appena trascorso periodo bellico, producevano ancora i loro effetti in un Paese paralizzato dalla crisi di tutti i settori produttivi e che doveva velocemente riconvertire le sue risorse umane ed economiche, reinvestendole nella crescita della giovane Repubblica».
«L'operare del Governo – ricorda ancora, il senatore Antonio Azzollini - fu necessariamente influenzato dalla forte esigenza di risanamento del tessuto socio-economico nazionale, per mirare, così come sancito dalla stessa Costituzione, a far assurgere il lavoro a valore per l'affermazione della personalità umana. È da queste particolari premesse storiche che mi è parso doveroso partire, per riaffermare il concetto di lavoro quale strumento di crescita di un popolo. Lunghe e tortuose sono le vie che conducono al benessere socio-economico di un Paese e altrettanto intricate e non facilmente decodificabili sono talvolta le dinamiche che intercorrono tra la garanzia del diritto al lavoro e le politiche di sviluppo dell'industria, delle opere pubbliche, delle infrastrutture e dell'ambiente. Sempre però lo stimolo al lavoro, così come agli albori della nostra Repubblica, deve essere legato ad azioni coraggiose, fatte di investimenti e di lungimiranti strategie per il posizionamento competitivo dell'offerta territoriale».
«In questo delicato momento storico – conclude, il sindaco – la Repubblica del terzo millennio volge lo sguardo alla sua nascita, per ritrovarvi gli stessi sproni che posero le istituzioni al servizio dei cittadini e riuscirono dalle macerie della guerra a far emergere i germogli di un benessere sociale ed economico. Ai cittadini giunga il messaggio rassicurante di un impegno costante delle istituzioni al servizio della collettività».