Fabri Fibra colpisce e stupisce Molfetta
MOLFETTA - Applausi, applausi per Fibra. E così è. Degna conclusione del Luce Festival, l’artista di Senigallia colpisce e stupisce a Molfetta.
Caos è ciò che succede durante la caldissima serata di luglio, Caos è il titolo dell’ultimo lavoro, frutto di collaborazioni prestigiose. Si perché Fabrizio è un artigiano del rap, che con pazienza certosina, tesse accordi e nuovi arrangiamenti e “rimane sempre sul pezzo”.
Sono lontani i suoi esordi, lontani ma vicini perché il suo rap, è sempre attuale. E poco importa se i primi suoi fan è lo accusano di aver aderito ad un filone più commerciale: Fabri unisce generazioni, e Molfetta ne è testimonianza.
Giovani, giovanissimi e meno giovani: tutti in coro a cantare i suoi successi. E Fabri infiamma: E questa la sapete? Si, Fabrizio la sappiamo.
Stavo pensando a te, Propaganda, Non crollo, Pamplona, Rap in vena, Tranne Te, come Vasco. Un successo tira l’altro. Fabrizio trascinante, che si diverte e diverte in simbiosi col suo DJ Double D e banchina San Domenico diventa la cornice perfetta di una grande festa.
Fenomeno un sostantivo che non è solo il titolo di un suo pezzo ma una definizione che merita perché capostipite del filone del rap italiano controcorrente sin dai suoi esordi.
Vasco è il suo idolo, Vasco è un suo successo in cui, con molta ironia, critica il mondo dello star system, caratterizzato da merchandising, ospitate.
Fabrizio non le manda a dire, è evidente, usa la musica per lanciare messaggi ed è cosa buona e giusta, ammette i suoi passati eccessi, non nasconde nulla con una sincerità disarmante.
E i giovani lo percepiscono e la serata è puro divertimento. Ed non è scontato affermare che, come tutte le cose belle, anche il concerto di Fabri Fibra finisce.
Ma non è finita, non ancora. Fabrizio esce e regala ancora se stesso.
Il suo, ancora, è un Rap futuristico.
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Autore: Beatrice Trogu