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Elezioni provinciali, arriva il candidato dello Sdi Sarà Vitangelo Solimini, presidente del tribunale dei diritti del malato
15 febbraio 2004

E' il “Partito Socialista” a rompere gli indugi e a presentare per primo il suo candidato alle prossime elezioni provinciali. Scriviamo usando il singolare, perché Vitangelo Solimini (nella foto) correrà sotto il simbolo dello Sdi sia nel collegio di Levante che in quello di Ponente. Non è estraneo a quest'uscita precoce il megamanifesto fatto affiggere dal “Nuovo Psi”, gruppo politico cui appartengono ben due assessori e 5 consiglieri comunali: “Un partito che – ha affermato Nunzio Fiorentini, consigliere comunale dello Sdi, durante la conferenza stampa del 5 febbraio – non ha presentato una lista alle ultime elezioni amministrative, ma si ritrova ora secondo gruppo in Consiglio Comunale; se comincia a fare campagna acquisti non solo verso l'opposizione, ma anche all'interno della stessa maggioranza, vuol dire che questa coalizione è proprio alla frutta”. Non è andata proprio giù, a chi ha sempre fatto riferimento alla tradizione socialista, quest'uscita. “Noi non crediamo che si possa essere socialisti a destra – ha ribadito il segretario cittadino Diego Colonna – dove esiste un unico dio: il mercato. Noi ci richiamiamo ai valori tradizionali, dettati dai vecchi padri: Labriola, Nenni, Turati, De Martino. Eravamo a sinistra e siamo ora nel centro sinistra, apparteniamo a quella storia e non permettiamo a nessuno di stravolgerla fino a questo punto”. Anche l'individuazione di Vitangelo Solimini, iscritto al Psi, quello storico, sin dal giugno 1946, legato alle vicende della sezione di Molfetta, appartenente appieno a quest'area, ora presidente del “Tribunale del malato” molfettese, risponde alla volontà di proporsi con un'identità facilmente riconoscibile, chiara, a un elettorato che può essere confuso da questa nuova formazione e di richiamare quelli che, per le vicende degli ultimi anni, si sono allontanati, magari rinunciando proprio a votare. Il segretario cittadino non ha nascosto le difficoltà, così come non ha negato che la scelta di un solo candidato per ambedue i collegi risponda all'esigenza politica di concentrare le forze della sezione su un solo candidato, evitando eventuali conflittualità, forze anche economiche, di un partito grande nella storia e nella tradizione, ridimensionatosi molto a Molfetta negli ultimi anni, ma che vuole esserci e guardare avanti. “Le cose stanno cambiando in questa città – ha affermato Diego Colonna – la visione quotidiana dello sfacelo della politica molfettese è sotto gli occhi di tutti e porterà ad un'inversione di tendenza”. Un giudizio negativo sull'attuale amministrazione condiviso anche dal consigliere Fiorentini, ma con un parere più tecnico, di chi dal di dentro assiste alla paralisi del Consiglio Comunale, “che viene convocato senza che poi si riesca a far nulla, magari approvando appena uno dei punti all'ordine del giorno”. Insomma un “Partito socialista” che vuol far sapere che c'è, posizionato a sinistra, là dove i suoi padri fondatori l'hanno collocato, che vuol far rivivere la sua identità riformista e laica alla Provincia, senza dimenticare le europee, dove, ha concluso il segretario cittadino: “Saremo presenti con i compagni dei Ds e con gli amici della Margherita, assieme a Prodi naturalmente”. Lella Salvemini
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