Il 6 ottobre al Comune di Molfetta è stato attivato
il nuovo Front Office, interfaccia per
chi volesse accedere all'Ufficio Edilizia e
Territorio. Si tratta di uno sportello che, il
Dirigente ing. Rocco Altomare, ha posto come
intermediario tra gli Uffici che egli dirige e la
cittadinanza.
Malgrado gli orari di apertura al pubblico siano
rimasti gli stessi (lunedì e venerdì 10-12 e
martedì 15.30-17.30) è totalmente cambiata la
modalità per rivolgersi all'Ufficio Territorio. Ora
si lascia il proprio nominativo e quello della
persona con la quale si desidera parlare, motivando
il tutto, per prenotarsi.
Il S.U.E.T., in particolare, è il nuovo Sportello
Unico per l'Edilizia e il Territorio ed è diviso in
sette unità operative, ognuna delle quali ha particolari
settori di competenza e, questa è la vera
novità, un Front Office, che si occupa del rapporto
con il pubblico e dello smistamento delle
prenotazioni. La chiave di volta è proprio questa
nuova modalità a cui sono ora subordinate
le consultazioni dei documenti del «vecchio»
Ufficio, quello a cui ci si rivolgeva anche per
permessi di costruzione, atti di agibilità, controllo
disciplinare tecnico per edilizia convenzionata,
e molto altro.
In altri termini se non si prenota preventivamente,
non è possibile accedere alla documentazione
di cui si ha bisogno.
A legittimare, almeno all'apparenza, il rifacimento
dell'organizzazione dell'Ufficio ci sarebbero
due linee guida. La prima è l'articolo
5 del D.P.R. 380/2001, secondo il quale “Le
amministrazioni comunali [...] provvedono [...]
mediante [...] accorpamento, disarticolazione,
soppressione di uffici o organi già esistenti, a
costituire un ufficio denominato sportello unico
per l'edilizia, che cura tutti i rapporti fra il privato,
l'amministrazione [...]”.
A livello locale, il rapporto tra Palazzo di Città
e cittadino è regolato, in particolare, dal vigente
“Regolamento del Diritto di Accesso agli
Atti Amministrativi e del Diritto all'Informazione
dei cittadini”, in corso dal 2006.
E' a quest'ultimo che bisogna fare fede per
un'eventuale «accesso differito» che è, in pratica,
ciò che comporta la presenza del nuovo
Front Office.
L'articolo 7 del Regolamento riguarda proprio
l'accesso posticipato agli atti e indica chiaramente
che ogni eventuale differimento deve
essere motivato. La spiegazione fornita dall'ing.
Altomare è che c'era un'eccessiva mole di lavoro
a tal punto eterogenea da rendere difficile districarsi
tra le decine di persone che, soprattutto
il venerdì, affollavano le soglie degli Uffici Territoriali.
Peraltro, tornando al
Regolamento, al Titolo
II che è specifico per il
diritto all'informazione
del cittadino, non si fa
alcun riferimento alla
possibilità di posticipare un'eventuale richiesta
di “informazione”, ovviamente se l'interessato
si rechi nell'orario di apertura al pubblico.
E' certamente vero che già questa prima distinzione
non è stata fatta; tra chi usufruisce del
diritto all'informazione e chi, invece, vuole avere
accesso agli atti.
Altomare ha detto che: “La creazione del
Front Office è senz'altro nell'interesse del cittadino”
dato che questo “filtro” è attualmente
in grado di ottimizzare la fruizione dei servizi.
Prendendo appuntamento, le sette unità operative,
che costituiscono il Back Office, possono
ricevere sino a 63 persone al giorno, per
tre giorni settimanali, dato che per ogni visita
sono previsti 15 minuti di durata. Altomare
riferisce che: “Molti professionisti e aziende
che periodicamente ci rivolgono al Back Office
sono state senz'altro soddisfatte, e si sono già
complimentate, della riorganizzazione”. L'ingegnere,
inoltre, ha spiegato che queste prenotazioni
permettono alle unità competenti di
essere pronte ad accogliere l'interessato e a fornire
le informazioni richieste, preventivamente
preparate, nel minor tempo e nel miglior modo
possibile. Prezzo è il dover dare preventivamente
indicazione sulle motivazioni.
Non c'è, né nel D.P.R., né, tanto meno, nel
Regolamento Comunale, alcun riferimento
esplicito o implicito a questa modalità d'accesso
all'Ufficio del settore Edilizia e Territorio.
Alla redazione di Quindici, d'altro canto, più
che complimenti per questo servizio sono giunti
malcontenti e considerazioni non proprio positive
a riguardo, che disegnano un quadro particolarmente
oscuro.
Anzitutto, tre sono le persone impiegate, due
delle quali sono personale a titolo L.S.U., lavoratori
socialmente utili e, come tali, non possono
avere rapporti con il pubblico.
Il Front Office, fa notare qualcuno, è, in pratica,
un organo di controllo particolarmente efficiente.
Vengono registrate, attraverso il già
citato modulo per prenotarsi, tutte le attività tra
l'Ufficio Territorio e il pubblico; qualsiasi contatto
o consultazione e persino un semplice incontro.
C'è chi ha sollevato l'idea che ci possa
essere chi, a vari livelli, potrebbe avere interesse
ad un simile responso.
Non crediamo a questa ipotesi, ma restano
le lamentele
di carattere
prettamente
pratico. Un cittadino che
si reca, ad esempio, il lunedì,
tra le 10 e le 12, cioè
nel normale orario di ricevimento
del pubblico, ora
dovrà prima prenotarsi e,
a seconda della situazione,
potrebbe non avere la
possibilità di accedere nella
stessa mattinata. L'appuntamento
potrebbe
essere fissato in un giorno
nel quale non ci si può recare
in Comune. Oppure il
quarto d'ora assegnato, potrebbe
non bastare per concludere
l'eventuale consultazione
o interrogazione dell'addetto comunale.
In tal caso, cosa fare?
Chiedere di prenotarsi per più
appuntamenti consecutivi?
C'è, infine, la considerazione
che chi si rivolge al Settore Territorio
avrà un trattamento totalmente
diverso da chi usufruisce
di altri Uffici Operativi di altri
settori.
Sono diversi gli aspetti opinabili
e, come già detto, la legittimità
di questo organo non è del tutto chiara e
accertata, quantomeno ad una nostra analisi.
A prescindere da tutto ciò, la realtà è che ora
gli uscieri non fanno passare praticamente nessuno.
Pretendono che persino la stampa si prenoti
presso il Front Office ed infatti è stato “un
favore” il poter arrivare a bussare alla porta
dell'ing. Rocco Altomare.
Il Dirigente, intervistato, ha smentito questi
ostacoli, affermando che per i giornalisti basta
semplicemente, “farsi prenotare” dagli addetti
stampa del Comune, che avviseranno gli uscieri
per permettere alla stampa di arrivare, finalmente,
ad intervistare assessore o dirigente di
turno. Ovviamente questa trafila è obbligatoria
solo per il Settore Territorio.
Buone nuove al Comune di Molfetta dato che
la burocratizzazione spadroneggia e non si capisce
bene a chi giovi tutto questo.
Autore: Sergio Spezzacatena