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E’ morto lo scultore Hidetoshi Nagasawa autore della scultura “Un altro orizzonte” esposta a cala S. Andrea a Molfetta L’artista si è spento all’età di 78 anni dopo una malattia con la quale lottava da oltre un anno. La collocazione della scultura creò molte polemiche e pochi riuscirono a comprenderne il valore
La scultura di Nagasawa a Cala S. Andrea
26 marzo 2018

 E’ morto ieri lo scultore giapponese Hidetoshi Nagasawa, 78 anni, autore della scultura “Un altro orizzonte” fatta da due enormi travi di legno che reggono, con un misterioso gioco di incastri ed equilibri, dei cubi in ferro: un afflato spirituale di radice orientale esposta prima al Torrione Passari e poi a Cala S. Andrea a Molfetta su iniziativa dell’artista molfettese Giacomo Zaza. La scultura fu donata a Molfetta dall’artista, ma  fu contestata e si crearono molte polemiche frutto dell’ignoranza di chi non era riuscito a comprenderne il significato. Oltre all’ignoranza manifesta di alcuni politici, l’opera fu contestata anche per colpire l’amministrazione di centrosinistra di Paola Natalicchio. Molfetta, città d’arte e di artisti, ha anche una classe politica di basso livello culturale (con qualche rarissima eccezione), come dimostrato in quell’occasione. La comprensione dell’arte contemporanea non è per tutti.

Nagasawa era nato a a Tonei, in Manciuria nel 1940, ed è stato non solo un grande scultore, ma anche un performance artist e un architetto. Iniziò infatti la sua carriera proprio come architetto, dopo aver frequentato il corso di "Architettura e interior design" presso la Tama Daigaku di Tokyo, dove si laureò nel 1963. All'età di ventisei anni decise di smettere la carriera di architetto per dedicarsi esclusivamente all'attività artistica. Lasciò così il Giappone e con soli 500 dollari e una bicicletta raggiunse la Turchia. Da lì sarebbe presto approdato in Grecia e poi in Italia. Il tema del viaggio segnerà inevitabilmente e profondamente anche buona parte della sua produzione artistica. La sua prima mostra risale al 1969 presso la Galleria Sincron di Brescia.

A partire dal 1972 si dedica alla scultura e realizza opere impegnative con l'uso prevalentemente dell'oro, del marmo e del bronzo. Negli anni ‘80 comincia a creare ambienti, mentre negli anni ‘90 il tema del giardino diventa elemento preponderante delle sue opere. Nel corso della sua carriera Nagasawa ha preso parte a varie edizioni della Biennale di Venezia (1972, 1976, 1982, 1988) e, nel 1992, alla nona edizione di Documenta. Ha inoltre fondato, insieme alla critica d’arte Jole de Sanna e Luciano Fabbro, la "Casa degli artisti".

Oltre ad essere stato un grande artista, Nagasawa si è dedicato anche all’insegnamento, è stato titolare della cattedra di scultura alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

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