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Dopo 15 anni stabilizzati 43 precari al Comune di Molfetta Da oggi assunti a tutti gli effetti come dipendenti comunali a tempo indeterminato. Cerimonia pubblica in clima da campagna elettorale in vista delle amministrative
30 dicembre 2010

MOLFETTA – Non ha mancato di fare politica e soprattutto campagna elettorale il sindaco Antonio Azzollini (Pdl) che sente già a ria di elezioni amministrative e politiche e si prepara a raccogliere consensi attivandosi in ogni modo.
La prova più evidente è l’esordio del suo discorso alla cerimonia di stabilizzazione dei 43 precari alle dipendenze del Comune: “La sinistra li fece precari, noi li abbiamo stabilizzati”, una frase in vero clima da campagna elettorale.

28 lavoratori socialmente utili e 15 collaboratori coordinati e continuativi da oggi sono a tutti gli effetti dipendenti comunali. Tutti i 43 lavoratori saranno immessi in ruolo dopo 15 anni di incertezze e di promesse di stabilizzazione. Aumenta però il costo di questi lavoratori per le casse comunali. Dai 660mila euro attuali che si spendevano per le retribuzioni dei 15 Co.co.co. e dei 28 Lsu il costo generale sale a 1milione e 200mila euro circa. Le stabilizzazioni per un ente pubblico oggi sono possibili solo se si rispettano 3 indici: il rispetto del patto di stabilità, il rapporto di incidenza sulla spesa ed il rapporto tra dipendenti e popolazione. Questi sono i tre requisiti che un Comune deve avere prima di pensare di poter assumere, requisiti rispettati dall’amministrazione Azzollini, che hanno permesso le 43 assunzioni di oggi e i 7 posti tramite selezione pubblica già avvenuta nelle scorse settimane.
Diversamente da come annunciato nei mesi scorsi i 28 Lsu e i 15 Co.co.co sono stati tutti assunti con la delibera firmata ieri. Restano in sospeso solo i 30 lavoratori, già dipendenti comunali, che dovranno essere assunti tramite concorsi interni per progressione verticale. 16 di loro dovevano già essere stabilizzati entro la fine di quest’anno, mentre per gli altri 14 si dovrà attendere il prossimo anno. Questi lavoratori al momento sono rimasti fuori e si sta cercando con l’aiuto delle sigle sindacali di trovare un accordo, per cercare di sistemare anche la loro situazione.
“In tre mesi – ha detto il Dirigente Affari Generali del Comune di Molfetta, Domenico Corrieri, (anch’egli arruolato dal sindaco nella campagna elettorale?) - abbiamo fatto quello che in 15 anni non è stato fatto” riferendosi alle promesse di stabilizzazione fatte dalle amministrazioni precedenti e mai mantenute.
“Il costo di 500mila euro necessari per la stabilizzazione dei 43 lavoratori è immediatamente sostenibile dall’amministrazione”, ha detto il sindaco Azzollini, sostenendo di aver dovuto attendere, ma alla fine di essere riuscito con convinzione a mantenere la promessa fatta.
Stando alle delibere di giunta, sono previste per il prossimo anno altre assunzioni con selezione pubblica. Si tratta di 7 posti per agenti di polizia municipale.
Soddisfazione per la realizzazione di un sogno durato 15 anni è stata espressa dai lavoratori presenti e dalle sigle sindacali che hanno duramente lottato negli anni per l’assunzione definitiva di questi lavoratori.
 
© Riproduzione riservata
 
Autore: Giovanni Angione
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...la SCHIFEZZA fatta da Babbo Natale Azzollini non ha la stessa logica delle internalizzazioni di Vendola!...alla base vi è un principio politico ispiratore diverso ...per motivare questa mia asserzione prendo spunto da un bell'articolo giornalistico letto in giornata. Il "nostro" BABBO NATALE con queste stabilizzazioni ( con metodo, a dir poco, discutibile) dimostra cosa sia il berlusconismo: lo Stato non esiste ma esiste la FAZIONE che si pone al di sopra dello Stato con le sue regole; in pratica, viene attuata, con sfacciata disinvoltura, la COSTITUZIONALIZZAZIONE dei peggiori vizi italici, operazione che porta inevitabilmente ad una disgregazione dello Stato medesimo e ,quindi, della collettivita'.. In sintesi, la adozione, "sic et simpliciter", della tanto agognata COSTITUZIONE MATERIALE,che, ricordo, e' il manifesto del berlusconismo , la stella polare di moltissimi italiani( la i minuscola è voluta), ma , soprattutto, NON ESISTE, se non, nelle loro menti bacate!!! Invece VENDOLA, con le sue internalizzazioni, mette in pratica un altro concetto di Stato ( COSTITUZIONE FORMALE) inteso come cultura dell' appartenenza ad una collettivita' " come sede di istituzioni indubitabili e non derogabili, come luogo di garanzia di doveri e interessi dei singoli, come frutto di un contratto partecipato e inalienabile. Lo Stato, in definitiva, come CERTEZZA". Come si puo' ben intuire , le due operazioni, pur apparendo simili, in realta' sono di tenore politico completamente opposto....resta, quindi, aperta la mia domanda esposta nel precedente post: qual'è stata la MODALITA' DI STABILIZZAZIONE???



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