Don Tonino meridionalista
Un libro e un video della casa editrice “la meridiana”
“Decidiamo di pubblicare un nuovo libro di don Tonino solo quando siamo sicuri che questo contribuisca ad arricchirne la conoscenza, a chiarire aspetti rilevanti della sua figura fino ad ora rimasti in secondo piano”.
E' con queste parole che Guglielmo Minervini ha aperto l'incontro, svoltosi il 12 dicembre presso la casa editrice "edizioni la meridiana”, di presentazione di una nuova ed originale pubblicazione.
Un cofanetto che unisce un libro, un nuovo libro di don Tonino Bello, intitolato “Sud a caro prezzo”, e un video “A don Tonino”, girato dal regista Edoardo Winspeare, assieme a Virginia Peluso ed Andrea Facchini.
Libro e video hanno come filo conduttore il Sud.
Il libro, infatti, riunisce tutti gli scritti di don Tonino in cui emerge il suo impegno per il cambiamento del Mezzogiorno, la sua azione di riformatore sociale, l'ultimo grande riformatore sociale del Mezzogiorno, capace di infrangere le regole del buon costume episcopale, di frantumare le sbarre invisibili dell'esclusione sociale, di sovvertire l'ordine dei valori dominanti. Scritti mai nati a tavolino o frutto di una meditazione astratta, ma composti a ridosso di azioni ed esperienze con un forte impatto nel sociale.
La videocassetta contiene, invece, un filmato affidato, con una scelta certo non casuale, a colui che ha contribuito alla scoperta del Salento, chiamato a ricostruire proprio le origini salentine di don Tonino Bello, il rapporto con la sua terra, con la sua gente.
La presentazione del cofanetto è stata l'occasione di un affollato incontro pubblico, “A caro prezzo, il meridionalismo di don Tonino”, in cui si è cercato di ricostruire quest'aspetto, rimasto finora in ombra, visto che don Tonino è stato ricordato e studiato e preso ad esempio per la sua azione pastorale o pacifista o per la sua eccezionale carica umana e mai davvero fino ad ora come ispiratore del bisogno di cambiamento nel Mezzogiorno e per il Mezzogiorno.
A parlarne, un gruppo composito di ospiti, come è tradizione per la casa editrice, per mettere assieme sguardi, punti di vista, anche linguaggi diversi: Giuseppe Casale, vescovo emerito, Carlo Bruni, direttore artistico Teatro Kismet, Franco Botta, docente universitario e Edoardo Winspeare, regista. Personaggi che hanno conosciuto il vescovo, addirittura da bambino Edoardo Winspeare, portato dalla sua famiglia ad ascoltarlo quando era parroco di Trifase, o come mons. Casale, prima suo insegnante e poi per la comune azione pastorale. Oppure che ne hanno studiato gli scritti, come per l'economista Franco Botta.
Eppure abbastanza concordi su alcuni concetti chiave del don Tonino meridionalista, la sua capacità di riconoscere e valorizzare la “diversità” del sud, intesa come seme da cui far generare sviluppo autonomo. E soprattutto l'impegno, l'impegno per il cambiamento, di cui, è inutile dirlo, c'è bisogno più che mai.
Durante l'incontro è stato proiettato il video contenuto nel cofanetto, omaggio alle origini salentine del Vescovo, che offre un suggestivo spaccato nel quale sono raffigurati i colori del paesaggio ma anche i sapori umani: il mare, i papaveri, gli anziani con le rughe scolpite dal sole e dalla fatica come gli ulivi solcati dai nodi del tempo, le pietre, la terra, e un dialetto meticcio e ancestrale.
Lella Salvemini