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Don Raffaele Tatulli parroco di S. Achille di Molfetta, nuovo vicario generale della Diocesi
14 gennaio 2017

MOLFETTA - A conclusione del ritiro spirituale del Clero, ieri venerdì 13 gennaio 2017, il Vescovo Mons. Domenico Cornacchia ha comunicato la nomina del Vicario generale della Diocesi nella persona di don Raffaele Tatulli (foto), incarico ricoperto da mons. Mimmo Amato fino alla sua prematura scomparsa. Tatulli, 66 anni il prossimo 13 aprile, da 39 anni sacerdote (ordinato il 2 aprile 1978), don Raffaele ha ricoperto diversi incarichi tra i quali, gli ultimi tre sono stati quello di parroco della Cattedrale di Molfetta, di Sant'Agostino in Giovinazzo e, attualmente, di S. Achille, in Molfetta. La comunicazione del Vescovo è stata accolta da un fragoroso applauso del Clero, testimonianza della riconosciuta stima riposta in don Raffaele.
Sacerdote di grande esperienza pastorale e di equilibrata capacità relazionale, don Raffaele continuerà il ministero di parrocato, nella parrocchia più grande della Diocesi, e si accosterà al Vescovo, ormai quasi al primo anno di presenza a Molfetta, come primo collaboratore nel governo della Diocesi. Le funzioni del Vicario generale sono delineate dal Codice di Diritto Canonico:

«Can. 475 - §1. In ogni diocesi il Vescovo diocesano deve costituire il Vicario generale affinché, con la potestà ordinaria di cui è munito a norma dei canoni seguenti, presti il suo aiuto al Vescovo stesso nel governo di tutta la diocesi. (...)

Can. 477 - §1. Il Vicario generale e il Vicario episcopale vengono nominati liberamente dal Vescovo diocesano e da lui possono essere liberamente rimossi, fermo restando il disposto del can. 406; (...)
§2. Quando il Vicario generale è assente o legittimamente impedito, il Vescovo diocesano può nominarne un altro che lo supplisca; la stessa norma si applica per il Vicario episcopale. (...)

Can. 479 - §1. Al Vicario generale compete, in forza dell'ufficio, la stessa potestà esecutiva su tutta la diocesi che, in forza del diritto, spetta al Vescovo diocesano, la potestà cioè di porre tutti gli atti amministrativi, ad eccezione di quelli che il Vescovo si è riservato oppure che richiedono, a norma del diritto, un mandato speciale del Vescovo.  (...)

Can. 480 - Il Vicario generale e il Vicario episcopale devono riferire al Vescovo diocesano sulle principali attività programmate e attuate e inoltre non agiscano mai contro la sua volontà e il suo intendimento.
Can. 481 - §1. La potestà del Vicario generale e del Vicario episcopale cessa allo scadere del mandato, con la rinuncia e, salvi restando i cann.406 e 409, con la rimozione intimata loro dal Vescovo diocesano e inoltre quando la sede episcopale diviene vacante.
§2. Mentre è sospeso l'ufficio del Vescovo diocesano, è sospesa anche la potestà del Vicario generale e del Vicario episcopale, a meno che non siano insigniti della dignità episcopale».

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