Delirio per la Notte della Taranta: pizzicati tra vino e tradizioni
Grande partecipazione per l’ edizione 2014 de “La Notte della Taranta” tra un bicchiere di vino e il suono dei tamburelli la taranta ha pizzicato le anime e i corpi giunti da ogni parte del mondo che hanno ballato senza freni.
I canti popolari della “ Famiglia di Giovanni Avantaggiato” hanno preceduto
l’ avvio del concerto nella piazza dell’ ex convento degli Agostiniani a Mepignano nella meravigliosa Puglia .
Diverse pizziche hanno stregato la piazza come la pizzica indiavolata, di Tora Marzo, di Ostuni, di Copertino, di Cutrofiano, di Aradeo, di Torchiarolo, di San Vito, di Galatone.
Non sono mancati gli ospiti d’ eccezione come Roberto Vecchioni che ha cantato “Samarcanda” e “La Tabaccara” e Antonella Ruggiero con “ Damme la manu” e “Pizzicarella.”
“ Santa Paulu” è stata affidata all’ artista Alessandro Mannarino che ha anche presentato la sua canzone “ Scetate vajò”.
Il cantautore romano ha affermato di voler scrivere una nuova musica popolare dei giorni nostri quella che canteranno fra trent’ anni con le nostre battaglie e le nostre lotte. “ Questa musica è piena di religione ma oggi i Santi non bastano più, servono altre idee e dobbiamo trovarle noi” ha declamato Mannarino.
Poi, la ballerina della Scala, Nicoletta Manni originaria del Salento ha evidenziato l’ importanza di questa danza perché è particolare e diversa dalla danza classica. La performance è stata dedicata al nobel Gabriel Garcia Marquez, il ballo con le cinque suite curate dal coreografo spagnolo Miguel Berna , tra cui la suggestiva danza dei coltelli.
In seguito, la statunitense Lori Cotler ha scandito con le performance vocali il battere dei tamburi del talentuoso Glen Velez nell’ orchestra popolare con il mandolinista israeliano.
“ Lu rusciu te lu mare”, “ E lu sole calau calau”, “ Aueli’ ”, Beddha ci stai luntana” sono canzoni che hanno raccontato in una notte rovente di musica la bellezza del Sud, della nostra Puglia e del nostro mare che non si ferma mai di regalare all’ uomo le sue mille sfumature e i suoi profumi.
La nostra terra è una delle piu’ belle al mondo continuano a riportare i sondaggi ed è un dato che dovrebbe far riflettere non soli i politici che si dovrebbero impegnare a tutelare e ad arricchire i territori ma anche i cittadini che vivono e popolano le nostre realtà dovrebbero iniziare a progettare idee concrete per ripartire e far fiorire le nostre perle come il mare, le campagne, gli ulivi, i paesaggi afrodisiaci, l’ arte, la cultura e le tradizioni.
A scaldare gli animi ci ha pensato Antonio Castrignanò che con la sua musica travolgente ha fatto saltare migliaia di persone con diverse canzoni tra cui
“ Sta Strada” e “ Aria Gaddhipulina”.
Castrignanò è un musicista salentino, voce e tamburo de La Notte della Taranta. Ha collaborato con grandi artisiti come Stewart Copeland, Mauro Pagani, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, The Chieftains, Goran Bregovic, Ballakè Sissoko, Ludovico Einaudi, Marcan Dede.
L’ evento si è concluso con un buon arrivederci all’ anno prossimo che si prospetta ancora più interessante perché La Notte della Taranta diventerà maggiorenne, si festeggerà il 18 esimo anno della magica notte pugliese che attira sempre di più il popolo dei pizzicati.
Si spera che si possano intensificare i controlli perché i pizzicati incendiati dalla musica e il bicchiere di vino in più portano al divertimento che a volte sfocia in episodi poco entusiasmanti.