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Daniele Giancane ha presentato il suo ultimo lavoro alla libreria il Ghigno
15 gennaio 2014

Daniele Giancane con i poeti della Vallisa ha presentato il suo ultimo libro dal titolo “Gli animali e noi, Fiabe e racconti sugli animali”, edito da Adda, alla libreria il Ghigno a Molfetta. All’incontro ha partecipato un numeroso pubblico di bambini e di adulti. Giancane è un professore di Letteratura per l’infanzia all’Università di Bari. E’ il curatore della collana “Scritture meridiane per ragazzi”, il progetto è nato con l’obiettivo di dar voce agli scrittori meridionali che scrivono per i giovani. Il dibattito è stato moderato dalla prof.ssa Isa de Marco ed è stato introdotto dal redattore di Quindici, Gianni Antonio Palumbo. Daniele Giancane ha esordito parlando del problema della lettura. Secondo i dati Istat europei, in Italia si legge molto poco. Il meridione è la zona più colpita ed è un dato allarmante perché la lettura dovrebbe essere un piacere, un momento di riflessione, di crescita, di sviluppo del pensiero. “I bambini se ricevono stimoli positivi si apprestano alla lettura” ha affermato Giancane. E’ importante creare laboratori, incentivare corsi di lettura per avvicinare i più piccoli e i più grandi ai libri. L’idea di questo libro è nata dall’ esigenza di sensibilizzare i giovani sul tema del riconoscimento dei diritti e del rispetto degli animali. “Gli animali sono come gli uomini” ha spiegato il curatore ai bimbi. L’uomo e l’animale soffrono, si ammalano e hanno un’anima. Il libro raccoglie dieci fiabe divertenti, affascinanti che portano il lettore in un mondo non diverso da quello in cui viviamo. La fiaba è il racconto più realistico che possa esistere, mette in guardia il bambino e gli presenta le varie fasi della vita che ogni persona dovrà affrontare nel proprio percorso. Ma con l’aiuto della fortuna, dell’impegno, della volontà, della tenacia potremo superare gli ostacoli e assaporare il gusto della felicità. La prima fiaba dal titolo “La formica Teodora” di Nicola Accettura presenta un approccio naturalistico e poetico sulla vita di un formicaio, in cui spicca la protagonista, che si smarca della vita ripetitiva e alienante delle sue simili. La seconda fiaba di Mimmo Amato, “Trillo, il Delfino Rosso”, è stata letta da un papà. Dopo la lettura della fiaba, l’autore ha raccontato ai bimbi il significato della storia. “Ogni anno numerosi delfini vengono uccisi. Passano da una zona del Giappone, vengono avvistati dai pescatori e alcuni considerati inutili vengono uccisi. La gravità consiste nel fatto che la carne dei delfini color grigio viene venduta nei ristoranti giapponesi perché è molto richiesta e consumata. La carne dei delfini rosa viene utilizzata per catturare altri animali. I bambini hanno dimostrato una grande partecipazione e volontà di conoscere il mondo degli animali. I piccoli con gli occhi grandi, innocenti, stupiti hanno interagito con i poeti. In seguito, è stata letta la fiaba “Il Rondinone Pietoso” di Marco Ignazio de Santis. “Bisognerebbe considerare non solo gli animali ma anche le piante, i fiori come persone”, ha affermato l’autore. Sessant’anni fa sono esistite numerose violette nei campi della nostra città, adesso non ci sono più. In passato per tradizione le violette si sono raccolte per i rituali della settimana Santa, la sera del Giovedì Santo. Marco de Santis ha posto in evidenza la bellezza che circonda l’uomo e spesso noi uomini perdiamo il valore e il profumo dell’ esistenza. L’autore ha raccontato ai bimbi che secondo una strana tradizione, gli uomini hanno creduto che mangiando il cuore delle rondinelle si potesse migliorare come persone. “Il cuore della rondine hai mangiato perciò hai saputo fare molti lavori”, è stata una frase molto diffusa tra i detti popolari. Segue la fiaba di Maurizio Evangelista dal titolo “Il Lupo”. E’ un animale che è sempre rappresentato come essere cattivo, crudele. Sembrano animali malvagi ma in realtà esternano l’ aggressività per difendersi dai problemi causati dagli uomini. Gli uomini hanno creato case ed hanno eliminato il loro habitat naturale. Attualmente, il lupo è una specie protetta perché a causa dell’ attività dei cacciatori, è in via di estinzione. Evangelista ha invitato i bimbi a non assumere comportamenti maldestri nei confronti degli animali perché il rispetto è alla base di una società migliore. Giancane ha sottolineato nella prefazione come alcuni suoi colleghi abbiano avuto il desiderio di ambientare le storie nel Meridione. Abbiamo una lepre che fugge dai cacciatori nei pressi di Brindisi (La fata del Trullo, del curatore), il branco di lupi che suona la pizzica (Ballo coi lupi di Enrico Bagnato) e nell’agro di Terlizzi (L’ estate di Ninfo di Gianni Antonio Palumbo). L’ultima fiaba è stata letta da due bimbe, Eugenia e Valentina che con la loro voce intimidita e divertita hanno incantato il pubblico. Gianni Antonio Palumbo ha raccontato che la fiaba è nata dal ricordo del suo gattino bizzarro, ribelle, irrequieto. Un gatto che ha urinato sui fogli dei compiti in classe della mamma. Un animale che ha lasciato un sorriso anche sul volto dei bimbi. Nel libro è presente una scheda didattica per ogni fiaba di Teresa Marcotrigiano che permette agli alunni di fine scuola primaria o di scuola media di animalizzare i testi, di sviluppare la capacità di comprensione delle storie. Durante l’ incontro è accaduto un episodio divertente che ha visto come protagonista un gattino, il quale si è avvicinato all’ingresso della libreria. “E’ attirato dall’odore della cultura”, è intervenuta la prof.ssa Isa de Marco con la sua ironia impeccabile. I gatti come ogni essere vivente necessitano di cure, di attenzione, di affetto, di umanità. Quel senso di umanità che dovremo riscoprire come valore per una società più attenta all’ uomo, al rispetto della natura, al mondo in cui viviamo. “Gli animali e noi” è un libro accattivante, di insegnamento per i bimbi e soprattutto per gli adulti che spesso smarriscono il loro ruolo di educatori delle giovani generazioni. I giovani hanno bisogno di buone guide che sappiano trasmettere l’amore verso il creato. Bisognerebbe ripartire dall’educazione alla vita perché siamo ospiti temporanei in questa terra rotonda, ricca di frutti, di bellezze naturali. All’evento hanno partecipato gli autori del volume, i poeti come Nicola Accettura, Domenico Amato, Marco Ignazio de Santis, Maurizio Evangelista, Daniele Giancane, Gianni Antonio Palumbo. Quattro degli autori delle fiabe, purtroppo, non hanno potuto partecipare per motivi personali come Enrico Bagnato “Ballo coi lupi”; Rino Bizzarro “Neretto”; Angela Giannelli, “La Terra: una casa per tutti”; Loredana Pietrafesa “Quella dolce adorabile gattina”. L’evento fa parte della rassegna “Un mare di storie a raccontare e leggere ad alta voce”. I prossimi appuntamenti che verranno presentati sempre presso la libreria il Ghigno sono “Mostra dell’illustrazione legata al 14° concorso internazionale per l’albo inedito”, “Un filo di Lana rosso” con l’autrice, Raffaella Leone e l’illustratore Lauro Massimiliano e Aguinaldo Perrone con “Chiedete la Luna”, un libro sulla réclame, su come è nata la pubblicità. La cultura si ama, si respira, si gusta anche nelle piccole realtà che ogni giorno si impegnano per una società fatta di uomini pensanti e non di macchine telecomandate. ©

Autore: Maria del Rosso
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