Dalla lira all'euro, bambini protagonisti
Manifestazione alla scuola elementare “Manzoni”
Com'è bello andare a scuola! È ciò che avranno pensato i bambini del 1° circolo didattico “A. Manzoni” dell'anno scolastico appena trascorso. Tutti i giovani allievi, infatti, sono stati coinvolti in una serie di progetti pluridisciplinari che li hanno condotti alla scoperta dell'Euro, la nuova moneta in vigore dal 1° gennaio, e contemporaneamente all'addio alla cara e vecchia Lira.
Al termine di questo percorso istruttivo e formativo, il circolo didattico ha organizzato una manifestazione aperta alla cittadinanza che si è svolta martedì 4 giugno nei pressi dell'edificio scolastico. Scopo di tale evento era quello di permettere ai bambini di coinvolgere con il loro entusiasmo e la voglia di fare almeno la cittadinanza del quartiere, sensibilizzandola ulteriormente alla tematica Euro e permettendole di non dimenticare i trascorsi della vecchia moneta.
Come ci ha spiegato la maestra vicaria Grazia Ruggiero, la scuola “A. Manzoni”, proponendosi come scuola del “fare”, del “giocare”, del “dialogare” e del “progettare”, durante tutto il corso dell'anno ha voluto avvicinare la nuovissima generazione al passaggio storico verso la moneta unica e le ha offerto gli strumenti per capire adatti alla sua giovane età. Si è trattato di un progetto perfettamente inseritosi nella normale programmazione didattica ministeriale che, al contempo, ha toccato tutte le discipline: matematica, italiano, storia, geografia… tutte coinvolte nell'insegnamento dell'Euro e dell'Europeismo. La maestra Ruggiero ha paragonato la scuola a un vero e proprio cantiere, una centrale operativa che ha coordinato i vulcanici cervelli dei ragazzini coinvolti, senza esclusione d'età, dalle prime alle quinte classi e addirittura anche i bambini dell'asilo; si tratta di una modalità attraverso la quale si sta cercando di permettere ai bambini più piccoli un passaggio meno traumatico alla scuola elementare. L'unico sacrificio chiesto agli allievi è stata la partecipazione (comunque facoltativa) a dieci rientri pomeridiani di circa tre ore ciascuno, utili a coordinare le attività pratiche da realizzare in vista della manifestazione finale.
Quest'ultima ha preso il via dall'edificio scolastico le cui pareti esterne erano tappezzate dai variopinti elaborati prodotti dai bambini durante tutto l'anno. Una piccola sfilata di ragazzini festanti con bandierine in mano delle nazioni che hanno adottato la moneta unica (rigorosamente realizzate da loro) che simboleggiava il magico mondo di “Eurolandia”, ha percorso alcune delle vie circostanti la scuola per poi ritornare nel piazzale antistante l'edificio per dar vita a una serie di balletti, canti e rappresentazioni. I bambini del primo ciclo, coinvolti nel progetto “Amici d'Europa”, hanno ballato sulle note di melodie dedicate ai vari paesi europei che come l'Italia usano l'Euro: a Francia, Spagna, Grecia, Portogallo e gli altri sono stati dedicati una serie di coreografie preparate dalle maestre improvvisate anche coreografe. A dare enfasi e colore al tutto i costumi indossati dai bambini, realizzati dagli stessi con la collaborazione delle famiglie e nella maggior parte dei casi con il materiale cartaceo fornito dalla stessa scuola. Ai bambini del secondo ciclo, invece, è toccato parlare agli adulti presenti, e in parte anche distratti da videocamere e macchine fotografiche, dell'origine della moneta, del passaggio dalla Lira all'Euro, della geografia dell'Euro e degli Euro vantaggi.
Se ai più potrebbe sembrare quasi anacronistica una manifestazione dedicata all'Euro a sei mesi dalla sua entrata in vigore, la maestra Ruggiero risponde che in realtà è stato bello e gratificante preparare gli allievi per affrontare il passaggio dalla Lira a cui tutti eravamo affezionati alla nuova moneta: la manifestazione è stata solo il culmine di un lavoro incessante durato tutto l'anno scolastico e che non poteva pertanto avere luogo in altra data.
Una nota dolente della manifestazione si è però rivelata l'ubicazione: scegliere di svolgere il tutto nella strada davanti la scuola se era bello nei propositi in realtà si è rivelato scomodo nei fatti poiché era davvero ridotto lo spazio lasciato ai ragazzi per esibirsi e in più si sono verificati episodi poco apprezzabili in quel contesto di discussioni piuttosto animate tra genitori desiderosi di accaparrarsi il posto migliore, disposti anche a invadere lo spazio destinato ai bambini, e tutto svantaggio dei loro stessi figli. Che dire poi dei posti riservati alle autorità? Tutti rigorosamente vuoti! Sono forse meno cittadini i bambini delle elementari?
Antonella Lucanie