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Cronaca di una cavalcata trionfale VOLLEY - Una stagione esaltante conclusa con la promozione in serie A2
15 giugno 2003

La stagione 2002-2003 dell'Indeco Volley Molfetta nasce sulle ceneri della deludente annata precedente: quarto posto e mancata qualificazione ai play-off promozione. Ed è in quel preciso momento che si decide di cambiare. Tutto. Via l'allenatore Spaccavento, si sceglie Michele Drago, cui si affianca Anna Grazia Matera. Rivoluzionato anche lo staff medico e, soprattutto, il parco giocatori. Confermato il solo Alex La Forgia, arrivano Panetto e Tartaglia in regia, De Mori e Ciambellotti al centro, Marino in veste di libero, gli opposti Arcidiacono e Ruggiero, gli schiacciatori Bonamici, Lopis e Calò. A novembre viene acquistato da Asti Alessandro Lorenzoni, nominato capitano. Cominciano gli intoppi: il palasport di Via Giovinazzo necessita di una ristrutturazione, il nuovo impianto non è ancora pronto. Si emigra a Trani, dove l'Indeco disputa i primi incontri casalinghi della stagione. Alla vigilia della prima partita, lascia il coach Drago per motivi familiari. Anna Grazia Matera esordisce da capo-allenatore, poi arriva Pino Lorizio. I biancorossi partono forte, con cinque vittorie consecutive, a Napoli, Squinzano e Aversa, e “in casa” contro Brindisi e P.Armerina. Il primo stop arriva in Sicilia, a Brolo, prima del vero esordio casalingo contro Bari, il 24 novembre 2002. Esordio anche per capitan Lorenzoni e successo per 3-1, davanti a un palasport esaurito. Polemiche per un articolo apparso su un opuscolo distribuito al palazzetto di Bari, che parlava dei molfettesi come coloro i quali ricordano la differenza tra animali e persone. Dicembre si apre col successo di Castellana e la vittoria casalinga contro Corigliano, poi rovescio a Nicosia (0-3) e successo casalingo contro Avellino. Una leggera flessione coincisa anche con l'infortunio al gomito di Pippo Arcidiacono. La svolta si ha nel match casalingo contro la capolista Stilcasa Taviano, battuta al tie-break nonostante la squalifica di Bruno De Mori. Poi facili successi contro Napoli e Brindisi, prima dello stop interno contro Squinzano (2-3). Rimarrà questa l'unica sconfitta casalinga della stagione. Si fa male, però, il palleggiatore titolare Filippo Panetto, che salta qualche partita a causa di un incidente domestico. Promosso in sestetto Roberto Tartaglia, che guida la squadra a successi decisivi. Marzo, infatti, è il mese chiave per la qualificazione ai play-off. Il Molfetta sconfigge nell'ordine Aversa, Armerina, Brolo, Bari, Castellana, Corigliano e Nicosia e si qualifica matematicamente tra le prime tre. Spettacolari i successi a Bari e Corigliano, concorrenti dirette alla promozione in A2. Stop ad Avellino a due giornate dalla conclusione, poi viene sconfitto il Rende alla vigilia dell'ultimo match a Taviano. Prima contro seconda, sfida secca, con in palio il primo posto e la finale diretta per la A2. Molti danno per spacciata la squadra biancorossa, ed invece arriva una vittoria storica, con la conquista del primato in classifica. Resterà nella memoria di tutti l'immagine di Lorenzoni che apre le orecchie verso la tribuna del palasport leccese, al termine del match. Durante l'incontro, però, s'infortuna lo schiacciatore Bonamici, out per la finale con l'Isernia. Ma questa è storia recente, doppio successo e promozione in serie A2. Comincia la festa. Michele Bruno
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